Tra la sua musica e quella di un gigante come Tenco, Giuliano Sangiorgi a Cavalli di Battaglia ha aperto una parentesi musicale in cui non è mancata l’ironia.
Il leader dei Negramaro, ospite dell’ultima puntata dello show di Gigi Proietti su Rai1, è entrato in scena cantando una versione al pianoforte di Estate, secondo singolo estratto dal terzo album della band Mentre tutto scorre del 2005, quello della consacrazione ai vertici delle classifiche e dell’airplay.
Dopo la sua esibizione Giuliano Sangiorgi si è prestato ad un siparietto con Marco Marzocca, attore comico e nota spalla di Corrado Guzzanti, per anticipare una sorta di cerimonia di premiazione in vista del riconoscimento di cui il cantante sarà insignito a breve.
Il prossimo 19 febbraio al Los Angeles, in occasione dell’Italia – Film, Fashion and Art Fest, verrà presentato in anteprima il nuovo film di Giovanni Veronesi: i Negramaro hanno composto la colonna sonora di Non è un paese per giovani (la cui leadtrack è l’ultimo singolo Lo sai da qui) e proprio durante la première americana della pellicola il regista e la band riceveranno l’Italian Excellence Award, un importante premio dedicato alle eccellenze nostrane che si distinguono nel campo delle arti.
Giuliano Sangiorgi a Cavalli di Battaglia ha scaldato i motori in vista della premiazione americana, accontentandosi in questo caso di un improbabile Zoccolo d’Oro.
Sangiorgi si è anche cimentato in una sua personale versione di Nun me rompe er ca’, il classico di Proietti appena accennato dal cantautore salentino a mo’ di omaggio al padrone di casa. Poi il momento più intenso della sua partecipazione allo show, il tributo a Luigi Tenco, di cui ricorre il cinquantesimo anniversario dalla controversa morte (suicidio o omicidio?) avvenuta il 27 gennaio 1967 a Sanremo, durante la sua partecipazione al Festival della Canzone Italiana in cui non riuscì a raggiungere la finale con la splendida Ciao Amore. Giuliano Sangiorgi e Gigi Proietti hanno ricordato il genio di Tenco con Vedrai vedrai, in parte cantata e in parte recitata come una poesia. Poi i saluti con un abbraccio finale.
Pubblicato da Una ventana al mundo Negramaro su Domenica 5 febbraio 2017