Quanto costa il Festival di Sanremo 2017? Da Carlo Conti al canone, su cachet e ricavi parla la Rai

Tra indiscrezioni e cifre, la domanda è un classico che si ripropone ogni anno: quanto costa il Festival di Sanremo 2017? Interviene la Rai su Carlo Conti, canone e altri dettagli


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Quanto costa il Festival di Sanremo 2017 per le casse di mamma Rai? Stando all’ultimo comunicato diramato da Viale Mazzini, i costi della realizzazione della 67esima edizione della kermesse, condotta per il terzo anno consecutivo da Carlo Conti, dovrebbero essere interamente coperti dai ricavi pubblicitari e commerciali.

Gli sponsor e le vendite dei biglietti, in primis, sono i due pilastri su cui si regge la previsione dei ricavi del Festival, per un totale di 23 milioni di euro: la cifra coprirebbe ampiamente tutte le spese realizzate per mettere in piedi lo spettacolo più popolare della tv italiana assicura la Rai. Quanto costa il Festival di Sanremo 2017? Meno di 16 milioni di euro, in linea con l’edizione 2016 che costò 15.7 milioni di euro. Dunque, secondo viale Mazzini i conti tornano.

Negli ultimi giorni, complice la divulgazione sugli organi di stampa del compenso di Carlo Conti per la sua terza ed ultima direzione artistica e conduzione dell’evento, la dirigenza Rai ha voluto ricordare come il costo del Festival non venga coperto utilizzando gli introiti del canone Rai e che la cifra percepita da Conti, 650 mila euro circa (100 mila in più rispetto all’’anno scorso) si riferirebbe ad un accordo complessivo tra il conduttore e l’azienda e non sarebbe dunque relativo al solo evento sanremese. Per quanto, va ricordato, anche qualora fosse percepito per il solo Festival di Sanremo si tratterebbe di un compenso molto inferiore a quelli (quasi) milionari delle edizioni di Baudo o Bonolis. Nessun costo poi per Maria De Filippi, che ha annunciato la sua partecipazione gratuita.

In merito alle indiscrezioni che circolano su organi di stampa e in rete sulla cifra percepita da Carlo Conti per il Festival di Sanremo, si precisa che il compenso lordo dell’artista, uno dei volti di punta dell’azienda, non è legato al singolo evento ma inserito in un contratto di esclusiva che comprende la conduzione, la direzione artistica del Festival e di Radio Rai e la realizzazione – in qualità di autore e conduttore – di altre trasmissioni. Rai sottolinea che il Festival di Sanremo non pesa sulle risorse derivanti dal canone, ma da almeno due anni è in attivo grazie al contenimento dei costi e ad introiti pubblicitari e ricavi commerciali per un totale stimato quest’anno di 23 milioni di Euro.

In un momento in cui, soprattutto dai social network si scatenano crociate populiste e un po’ farsesche contro il Festival in nome di ben altre priorità che il nostro Paese ha in questo momento di enorme difficoltà dovuta agli ultimi eventi drammatici nel centro Italia, la Rai ricorda anche che Sanremo “rappresenta un veicolo di promozione a livello internazionale dell’intero sistema Paese” e innesca un indotto non trascurabile. La missione sociale del servizio pubblico radiotelevisivo non va certo attribuita al Festival, spiegano dalla Rai, ma al racconto della situazione del Centro Italia e alle altre iniziative messe in campo per il sostegno alle popolazioni locali, ad esempio attraverso la raccolta fondi della campagna di solidarietà “Ricominciamo dalle scuole”, avviata lo scorso 31 dicembre da Rai con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione e in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.

A chi favoleggia di un’ipotesi di trasferimento dei fondi del canone Rai a ben altre attività solidali per le popolazioni colpite dal sisma, Viale Mazzini risponde ricordando le proprie prerogative.

Rai coglie l’occasione per ricordare che il compito del servizio pubblico è quello di stimolare e ricevere le donazioni che vengono girate alla Protezione Civile, unico Ente titolato alla gestione delle somme raccolte, e che i fondi derivanti dal canone non possono essere devoluti direttamente a iniziative di solidarietà.