In The 100 4 Octavia tra crisi d’identità e terapia familiare: alleata o nemica dei sopravvissuti?

Con The 100 4 Octavia Blake intraprende un duro cammino vendicativo in cui cercherà di capire la sua vera identità: i sopravvissuti dovranno temerla?


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Con The 100 4 Octavia Blake non sarà più la stessa. Il pubblico aveva già assaggiato il nuovo carattere combattivo della ragazza nel corso della terza stagione, ma se pensate che la sua sete di vendetta si sia conclusa nel momento in cui ha ucciso Pike nel season finale, vi sbagliate di grosso.

Quando il 1° febbraio 2017 tornerà The 100 4 Octavia sarà un personaggio del tutto diverso da quello che abbiamo conosciuto finora. Il produttore esecutivo Jason Rothenberg ha parlato con TVLine riguardo la storyline della Blake, dichiarando: “La storia di Octavia nella quarta stagione è fantastica. Davanti a sé ha un lungo viaggio, e prima di diventare più leggero, sarà molto più dark. Si fermerà per un po’ in terra assassina. Farà qualunque cosa sente di dover fare al fine di nascondere il dolore per la perdita di Lincoln.”

Quando Rothenberg dice di “nascondere il dolore”, intende dire che la sorella di Bellamy cercherà di costruirsi una nuova identità. Ciò significa che in The 100 4 Octavia si chiederà chi è davvero: “Non è una Skaikru. Non è una Trikru. Chi è lei adesso che Lincoln è morto e che suo fratello – secondo lei – è responsabile di aver preso così tante scelte difficili? Loro avranno un bel po’ di lavoro da fare per recuperare il loro rapporto”, avere Rothenberg, riferendosi ai fratelli Blake, “È un peccato che in questo futuro non ci siano terapie familiari.”

Ovviamente il pubblico spera che in The 100 4 Octavia e Bellamy rimedino ai loro errori e tornino a comportarsi come fratello e sorella, ma il produttore esecutivo dice che potrebbe volerci ancora un po’: “Parte del viaggio di Bellamy è realizzare che Octavia è una donna indipendente e può badare a sé”, spiega Jason. “Si sente così incredibilmente protettivo nei suoi confronti. La sua identità è in qualche modo legata a quella di sua sorella. Si comporta come un suo genitore, e come tale, deve capire che a un certo punto deve lasciare la propria figlia andar via per la propria strada.”