Fabio Rovazzi torna sulle polemiche che hanno investito Tutto Molto Interessante, il nuovo singolo rilasciato il 2 dicembre. L’incredibile e scontato successo del brano ha fatto però storcere il naso a qualche addetto ai lavori, che si è subito affrettato a trovare un escamotage per gettare un’ombra sul lavoro di Rovazzi e sugli indiscutibili numeri da capogiro incassati a qualche ora dal ritorno in radio del non-cantante.
Per mettere a tacere le polemiche scatenate da Salmo e altri non-colleghi, Fabio Rovazzi ha deciso di intervenire sulla sua pagina Facebook con un video nel quale risponde alle accuse e spiega la natura del suo lavoro. Rovazzi torna a sottolineare come la musica sia qualcosa di soggettivo e che ognuno è libero di ascoltare ciò che più gli piace.
Nel lungo “asciugo” di 9 minuti, Fabio Rovazzi parla della fortuna di aver incontrato Fedez e J-Ax, gli unici ad aver creduto nel suo progetto, ma ammette di non essere protetto da nessuno di importante. Fortuna o genialità? Non è certo questa la sede per stabilirlo, ma nelle 16 milioni di visualizzazioni certamente non ci sono solo fan ma anche qualcuno disposto a criticare ogni virgola di quanto riportato in radio dal nuovo gioiello di Newtopia.
Le accuse di plagio finiscono in una bolla di sapone, anche perché si tratterebbe di un plagio nel plagio. Fabio Rovazzi si rivolge principalmente a Salmo, colui che per primo ha acceso la polemica su Tutto Molto Interessante. “Tu mi accusi di essere un progetto studiato a tavolino, uno che agisce per il marketing. Ma tu hai fatto la stessa cosa e sei stato tu ad ammetterlo”, ribatte Rovazzi, che ammette: “Io non sono un cantante, non ne ho le capacità. Sono nuovo in questo campo, ma quello che faccio mi diverte. Il mio progetto sembra semplice, ma vi assicuro che fare della comicità semplice e senza filtri è più complicato di quanto si immagini. Non sono protetto da poteri forti, non ho chiesto che il mio singolo fosse passato in radio, né che in tv mi ospitassero. Se la vostra canzone fa c*****, farà c***** sempre, con la differenza che l’avrete fatta sentire a più persone”.