La soglia dei pagamenti via SMS è sulla scia del passaggio dagli attuali 5 euro ai prossimi 12.50 euro, così da includere la possibilità di saldare molti più servizi. L’AGCOM ha deciso di dare il via all’aumento della soglia massima, resa effettiva da gennaio 2018.
Il provvedimento prende il via dalla direttiva UE 2015/2366, cui l’Italia ha risposto prontamente con la decisione di cui sopra. Gli SMS così verranno sfruttati più ampiamente, proprio come già succede, per esempio, a Milano con l’ATM nell’ambito del pagamento per l’accesso alle ZTL. Grazie a questo nuovo provvedimento magari in futuro sarà possibile acquistare i biglietti per musei, concerti, mostre, particolari eventi, cinema e quant’altro.
Il pagamento virtuale non sempre è visto di buon occhio, soprattutto dai meno avvezzi (non crediate siano pochi, ancora ce n’è di strada da fare verso la digitalizzazione dei pagamenti). Ecco qui spiegata l’importanza del pagamento via SMS, mezzo molto diffuso (se ne possono mandare e ricevere con qualsiasi telefono, senza la necessità di munirsi per forza di uno smartphone).
Ogni transazione verrà accompagnata da una sorta di recap per aiutare gli utenti a tenere traccia di tutta la spesa (il singolo SMS avrà un costo variabile dai 12 ai 20 cent). Resta da capire come reagiranno la cosa gli operatori telefonici nell’ambito dell’attivazione, spesso non richiesta o comunque non voluta dagli utenti, dei servizi a pagamento, che finiscono col salassare il credito residuo di molti poveri sventurati e/o distratti.
L’incremento della soglia massima consentita dagli attuali 5 ai prossimi 12.50 euro per il pagamento dei servizi pubblici tramite SMS è un qualcosa che vi alletta o mette ansia in qualche modo (soprattutto per la ragione di cui sopra)? Fatecelo sapere.