Non ci voleva proprio: al momento clou della fusione tra Wind e e 3 Italia, certo che ai due operatori mobili (oramai un vettore unico, il più grande in Italia) non fa certo piacere ricevere una multa AGCOM, di fatto per condotta scorretta nei confronti dei propri clienti. Motivazione scatenante le SIM disattivate senza preavviso.
La vicenda ricostruita: molti utenti si erano lamentati preso l’Autorità per la disattivazione della loro SIM a seguito dell mancanza di credito abbinata al loro numero per fin troppo tempo. Ebbene, la scelta di entrambi i vettori Wind e 3 Italia di disattivare completamente le utenze è stata sancita perché contro legge. Contestato l’azione in se e per se e tanto più, la mancanza di preavviso di almeno 30 giorni a favore dei clienti. Ancora, entrambi gli operatori per la riattivazione della SIM avrebbero poi preteso spese extra assolutamente non giustificabili.
Nel momento in cui probabilmente ai vertici di Wind e 3 Italia si parla esclusivamente di fusione, la sanzione AGCOM è davvero un gran bella gatta da pelare. La multa da pagare per entrambi i vettori è grosso modo la stessa, migliaia di euro in più, migliaia di euro in meno. Per l’operatore arancione ben 340.000 da versare, per il compagno di squadra poco meno, ossia 320.000 euro.
L’intervento dell’AGCOM sanziona le due aziende operanti in Italia ma di fatto non chiarisce se ci sia possibilità di recupero dei costi non dovuti per la riattivazione delle schede. In effetti non sono pochi coloro che si sono visti costretti a pagare per annullare la disattivazione della propria SIM.
Tornado all’argomento fusione tra 3 Italia e Wind, dal prossimo 1 gennaio 2017, la neo costituita società sarà una sola a tutti gli effetti. Ad ogni modo, come già raccontato, per il momento ciò non dovrebbe comportare l’unificazione di tariffe e piani che saranno ancora disgiunti per almeno un altro anno.