Alessio Bernabei, il calendario 2017, il live acustico, eccetera

Perché fai un calendario se sei un cantante? Risponde Alessio Bernabei dopo il primo evento di presentazione a Bussolengo (Verona) con live acustico.

Alessio Bernabei calendario

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L’ho detto ad aprile e lo ripeto: crei dipendenza.

Alessio Bernabei è quel ragazzo sbarazzino con il ciuffo che raggiunge canale 5 per caso, con una band che fonda per caso, cantando cose a caso, sostenendo sfide a caso, dicendo roba a caso. Ma è anche quel ragazzino sbarazzino senza il ciuffo che chitarra e voce ti incanta al punto tale da farti perdere in un solo pensiero a ripetizione, su ogni singola nota: è bravo davvero.  Se un concerto crea assuefazione, un live acustico la crea il doppio: provate.

La questione del giorno però è un’altra: Perché fai un CALENDARIO se sei un cantante? Ammettetelo: se non siete fan di Alessio Bernabei – o se siete fan di Alessio Bernabei ma avete superato i 16 anni – anche voi ve lo chiedete e anche voi avete storto il naso, sgranato gli occhi, o siete esplosi in una risata isterica. A spiegare il motivo, oggi, è lo stesso Alessio Bernabei che, attraverso un lungo messaggio su Facebook, racconta la volontà di essere più vicino ai fan e di accompagnarli per tutto il 2017, ogni mese con una foto diversa.

Parla delle sue star preferite e, con uno sguardo al passato, ricorda: “Amavo la loro fisionomia, amavo i baffetti di Freddie Mercury, i dread di Bob Marley o gli occhialoni a palla di John Lennon. Amavo anche quelle piccole cose, non solo la loro musica!”.

È per questo motivo che Alessio ha voluto “concedere la sua immagine” a chi non si “accontenta” del suo album e desidera appenderlo ovunque tappezzando intere pareti di foto. Il calendario è quindi per “quelle persone che preferiscono avere anche il mio viso nella loro camera piuttosto che accontentarsi di un album, per farmi sentire più vicino a loro, regalare calore e magari far capire alla gente che in realtà non metto in mostra gli addominali ma la mia anima e il mio cuore”.

Ci sta. Educare le ragazzine ad “accontentarsi” del CD è al momento un’impresa utopistica.

Se hai 14 anni e segui Alessio Bernabei perché trovi che sia “figo”, con o senza ciuffo, con o senza Dear Jack, ci sta. Alessio Bernabei non è di certo il primo e non sarà neanche l’ultimo personaggio pubblico a posare per un calendario, tra l’altro particolarmente sobrio, leggero, e per di più GRATIS.

Si chiama marketing e al consumatore resta comunque la scelta decisiva: prenderlo o non prenderlo. Il calendario di Alessio Bernabei è un omaggio per chi acquista ad 8,99 euro il CD Noi Siamo Infinito nei negozi che ospitano le tappe dell’instore tour. Ergo, se proprio dobbiamo dirla tutta, in realtà con l’album – e quindi con la sua musica – ha molto a che fare, essendo legato al primo disco da solista. Se vuoi Alessio Bernabei in camera sei costretto a comprare anche il CD e, viceversa, se ti avvicini alla sua musica oggi, ricevi in omaggio la possibilità di “apprezzarlo” anche dal punto di vista fisico. È la dura legge della società dell’immagine, ormai fuori da ogni controllo.

CHIUSO ARGOMENTO CALENDARIO. 

Torniamo invece a parlare di Alessio Bernabei, di quell’Alessio Bernabei che chitarra e voce, in un centro commerciale fuori città, intona brani come Fra Le Nuvole e arrendiamoci all’evidenza: l’ex talent è cresciuto e con una canzone da lui interamente scritta e da lui esclusivamente interpretata in chiave acustica, davanti a poche centinaia di fan, convince. 

Che poi non è neanche lui a convincere, in realtà. Basta quel brivido che in un secondo ti percorre tutto il corpo e ti immobilizza nell’incapacità di reagire, nell’impossibilità di distogliere lo sguardo da un cantautore vero che dinanzi a sé ha indubbiamente una lunga strada in salita da percorrere ma ha anche le capacità per farlo.

Alessio Bernabei è nato per essere un solista perché per andare avanti non ha bisogno di null’altro se non di se stesso: canalizza in sé l’energia vitale che rigenera il cuore e lo spirito e non perde mai il contatto con i fan. Consapevole del loro volergli bene, cerca anche lui di dimostrare affetto e gratitudine in tutti i modi. Che sia una chiacchiera durante il soundcheck o nella pausa tra una canzone e la successiva, che sia un autografo su un oggetto improponibile o un krapfen da mordere, a renderlo speciale è forse, prima di ogni altra cosa, il suo essere una persona VERA.

In molti mi chiedono del perché aver fatto uscire un calendario e cosa tutto questo abbia a che fare con la musica.
Mi…

Pubblicato da Alessio Bernabei su Sabato 26 novembre 2016