Coldplay in tour mondiale anche nel 2018? Un viaggio di Chris Martin fa ben sperare

L'ipotesi si fa più plausibile dopo il viaggio di Chris Martin in Israele: i Coldplay saranno in concerto in giro per il mondo con nuove date nel 2018?

Coldplay in tour 2018

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Una visita a sorpresa di Chris Martin potrebbe confermare l’intenzione dei Coldplay di esibirsi in tour anche nel 2018: con l’annuncio dell’arrivo del nuovo disco di inediti appena ufficializzato, è plausibile ritenere che la band inglese sia in procinto di organizzare una nuova tournée internazionale dopo l’enorme successo di quella ancora in programma per il resto del 2017.

Secondo quanto riporta la stampa israeliana, Chris Martin ha alimentato le voci su un potenziale concerto in Israele, arrivando a sorpresa lunedì mattina a Tel Aviv su un jet privato.

I media israeliani hanno riferito che la visita privata dell’artista sarebbe destinata ad un sopralluogo per verificare la possibilità di un eventuale concerto dei Coldplay in Israele, da tenere probabilmente la prossima estate o durante quella del 2018.

Secondo Channel 2, fonti del settore musicale hanno confermato che questa sarebbe la ragione della visita di Chris Martin, ovvero l’organizzazione del debutto della band dal vivo: da sempre corteggiati dai produttori locali, i Coldplay non si sono mai esibiti in terra israeliana.

Ma il breve soggiorno del frontman lascia presumere qualcosa di più, ovvero che il gruppo sia intenzionato a promuovere il nuovo album Kaleidoscope EP con un’altra tournée di ampio respiro, che potrebbe riguardare paesi non toccati dal tour di quest’anno oppure ripercorrere con nuove tappe intercontinentali gran parte di quelle già realizzate per l’A Head Full of Dreams Tour tra Americhe, Europa e Asia.

Hello everyone, we're working on some new songs for next year. It's called the Kaleidoscope ep. We hope you're well, love cm #KaleidoscopeEP

Pubblicato da Coldplay su Lunedì 21 novembre 2016

Non resta che attendere ulteriori dettagli su un eventuale progetto dal vivo nel 2018 e sperare che per quel momento in Italia la situazione sul fronte del secondary market ticketing sia stata quantomeno affrontata nel tentativo di arginare il fenomeno odioso del bagarinaggio online, che quest’anno ha impedito a decine di migliaia di persone di accaparrarsi ad un prezzo normale i biglietti per il concerto del gruppo.