Tra le tante conseguenze del suo addio al personaggio di Tony DiNozzo in NCIS, Michael Weatherly non aveva considerato che diventare protagonista di Bull poteva implicare quella di sentirsi sotto accusa quando i fan lo riconoscono per strada.
Ospite del Late Show di Stephen Colbert, l’attore che interpreta il dottor Phil McGraw nella nuova serie tv di CBS ha raccontato come sia strano oggi non sentirsi più identificare come DiNozzo dal pubblico che lo incontra per strada, ma sentirsi dare del “bullo” per assonanza col titolo della serie. In effetti il nome del suo personaggio si presta ad un misunderstanding, che Michael Weatherly ha efficacemente spiegato durante lo show.
“Per 13 anni mi hanno urlato ‘DiNozzo’ ed era una cosa carina, adesso invece quando le persone nel traffico casualmente mi incrociano e mi dicono ‘bullo’… ecco, non mi ero prefigurato che potesse suonare come un’accusa” ha ironizzato Weatherly.
L’intervista è stata principalmente l’occasione per promuovere la serie, che con la prima parte di stagione si è attestata su una media di ascolto di quasi 13 milioni di telespettatori: decisamente un ottimo esordio che le ha permesso di conquistare da parte della CBS l’ordine di una stagione intera.
L’idea di una serie in cui un team di psicologi lavora per mettere insieme le giurie nei processi, di per sé, non è un’esaltazione dell’ideale di una giustizia imparziale, come Weatherly inevitabilmente finisce per affermare. Bull è ispirata alla vera vita del dottor Phil McGraw, che aveva un’agenzia di profilazione chiamata “CSI, prima che diventasse una serie tv: si sono occupati anche del caso OJ Simpson, di come è stata selezionata la giuria“. E nonostante difendere gli innocenti non sia il primario obiettivo di Bull, Michael Weatherly spiega che il suo gruppo cerca di aiutare chi “non può aiutarsi da solo” con dei “trucchi extraprocessuali“.
L’attore ha anche commentato l’eccessiva presenza di schermi all’interno della serie. “Qualcuno deve aver fatto dei test focus ed è stato testato che un grande numero di monitor piace alle persone. Ho anche sentito che mostrare delle mappe piace alla gente, come questa alle nostre spalle” ha aggiunto, scatenando l’ironia del conduttore: “Questa non è una mappa, è una fotografia di Central Park: ricordami di non venire mai in campeggio con te!“.
Bull ha debuttato anche in Italia domenica 13 novembre su Rai 2, dopo l’ultimo episodio di NCIS 13, ma al momento non è nel palinsesto della rete: potrebbe tornare il prossimo anno insieme a NCIS 14.