Gianluca Grignani scrittore: “È come se fossi morto e risorto”

Il rocker Joker ha sempre un nuovo coniglio nel cilindro: e questa volta si tratta di un romanzo che sta scrivendo di suo pugno...


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Gianluca Grignani scrittore è la notizia del giorno che non ci aspettavamo. Invece il rocker joker sa sempre come stupire, purtroppo non tutte le volte in modo positivo, ed eccolo qua, lo ritroviamo in un’intervista a La Stampa intento a citar Alessandro Manzoni. Ma non solo, naturalmente, oltre ad annunciare la stesura di un romanzo scritto di proprio pugno, il cantautore coglie anche l’occasione di ricordare i due appuntamenti live che coinvolgeranno Roma e Milano nelle prossime settimane.

In promozione del nuovo singolo Madre e alle prese con un tour, Gianluca Grignani scrittore proprio ci spiazza ma è lui stesso a raccontare nel corso dell’intervista, come e soprattutto quando gli sia venuta l’idea per il romanzo, per adesso senza titolo, che sta scrivendo: L’idea mi è venuta il 5 maggio 2016, il giorno in cui mi sentii male e fui ricoverato a Lodi. “La sua cruenta polvere a calpestar verrà”, scriveva Manzoni: quel 5 maggio è come se fossi morto e risorto. Mi sono aggrappato alla scrittura perché mi sembrava di non sentire più niente: oggi sono contento di quello che mi è successo, l’incidente forse era necessario, ha cambiato anche il mio modo di scrivere canzoni.

Il cantante dal passato (e forse anche dal presente) travagliato, è lui stesso sempre ad ammettere di aver passato un brutto periodo con la propria band, sta così dando forma ad una nuova espressione del proprio talento. Perché quello c’è e, a prescindere da tutto, non si discute. Le polemiche per i suoi atteggiamenti sopra le righe non hanno stentato ad arrivare, “l’incidente” a cui si riferisce, è solo l’ultimo di una lunga serie di gaffe e concerti annullati che il rocker si porta dietro come un macigno. Era arrivato, addirittura, ad annullare gli in store per la promozione del suo ultimo disco per via di una serie di attacchi di panico che non gli permettevano di vivere serenamente quel momento di incontro e di scambio con i fan.

Il passato è passato, certo, ma rimane memorabile il ricordo di Grignani “su di giri” in diretta tv su canale 5 dal palco dello show che Gigi D’Alessio aveva organizzato per festeggiare l’arrivo della mezzanotte invitando colleghi e, fondamentalmente, tutto il pubblico rimasto a casa per qualche oscura ragione. I guai per il buon Gianluca ebbero mediaticamente inizio quando interruppe un concerto dell’amico Omar Pedrini in condizioni diciamo “discutibili”. E proprio dei media parla il rocker nel corso dell’intervista, dei media e di come possano alterare la percezione che un essere umano ha di se stesso, di quanto possano, in poche parole, far male: “In passato mi hanno frenato molto, adesso non ho più alcun tipo di freno, probabilmente per l’età, o perché ho preso pieno controllo della mia attività. Per esempio, tutti hanno parlato dello sgabello lanciato a Borgetto ma nessuno del fatto che quello è stato un gran concerto, che è l’unica cosa che conta. Quando fui arrestato nel 2014, una storia ridicola, si disse che l’avessi fatto per far pubblicità al disco. Siamo all’assurdo. A me il mercato non interessa, è difficile che mi senta colpito: lo stalking esagerato dei media però può generare in qualcuno la voglia di farla finita. Io non ho mai pensato al suicidio ma mi sono immedesimato in chi vorrebbe farlo, ad esempio quando ho scritto Destinazione Paradiso”.

Sicuramente a quest’uomo la sensibilità, anche “solo” per aver scritto parte della storia della musica italiana, non manca. Chissà che questo Gianluca Grignani scrittore non si riveli una sorpresa…