Scandalo biglietti in prevendita e bagarinaggio online, artisti contro Live Nation Italia: ultimi aggiornamenti

Live Nation Italia al centro della bufera dopo il servizio de Le Iene: artisti in rivolta e la replica della società

Live Nation Italia, scandalo biglietti in prevendita e bagarinaggio online

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Dopo l’inchiesta de Le Iene sul funzionamento del secondary ticketing market, che sollevato un polverone intorno a Live Nation Italia, sono tanti gli artisti che hanno preso posizione nel dibattito aperto tra gli addetti ai lavori e non solo.

Con la puntata in onda martedì 9 novembre, il servizio di Andrea Viviani è tornato sull’argomento a partire dal caso della famosa prevendita dei biglietti dei Coldplay per le date di luglio allo stadio San Siro, entrambe con biglietti sold out in pochi minuti e con ticket apparsi subito dopo sui siti del cosiddetto mercato secondario a prezzi raddoppiati o triplicati.

Il fenomeno si è già ripresentato in passato decine di volte, soprattutto per i grandi eventi internazionali, e di recente è capitato ancora con la prevendita dei biglietti per i concerti di Ariana Grande in Italia il prossimo anno.

Il meccanismo del bagarinaggio online è stato sviscerato nel servizio de Le Iene a firma di Spagnolini, Viviani e De Vitiis di cui ora non si trova più traccia in rete, probabilmente per le conseguenze legali che comporterà.

Secondo i dati mostrati dall’inchiesta, esistono delle prove evidenti, e nello specifico delle fatture, che dimostrerebbero come a vendere i biglietti dei concerti alle società di bagarinaggio online siano talvolta gli stessi organizzatori dell’evento. In particolare, nel servizio viene citata la multinazionale Live Nation, che con il ramo Live Nation Italia cura l’organizzazione dei tour dei più grandi artisti italiani e di quelli internazionali che passano nel nostro Paese.

Secondo quanto spiegato dal servizio, un considerevole numero di biglietti dei concerti organizzati da Live Nation Italia sarebbero venduti direttamente alle società che operano sul mercato secondario, o comunque non in esclusiva ai rivenditori autorizzati (TicketOne). In sostanza, il pubblico si ritroverebbe dunque ad acquistare sui canali ufficiali solo una parte dei biglietti realmente disponibili per l’evento, perché un’altra parte è già destinata al bagarinaggio online.

A guadagnare da questo meccanismo sarebbero le stesse società organizzatrici che vendono i propri biglietti ai siti di secondary ticketing, che a loro volta li vendono al consumatore ad un prezzo più che maggiorato, anche fino a 10 volte quello di base. Il 90% del ricavato della vendita tornerebbe proprio all’organizzatore degli eventi. Uno scandalo di proporzioni enormi che ha giustamente indignato consumatori e artisti.

L’amministratore delegato di Live Nation Italia Roberto ha spiegato a Matteo Viviani che il meccanismo è certamente “borderline” ma conosciuto e accettato dagli stessi artisti. A quanto pare invece molti di loro ne erano all’oscuro e si sono ribellati una volta venuti a conoscenza del servizio. Da Vasco Rossi a Tiziano Ferro, passando per Marco Mengoni e infine Giorgia, hanno dichiarato la propria estraneità ai fatti.

Lo staff di Giorgia ha preso le distanze da quella che viene definita una vera e propria “truffa dichiarata dal presidente di Live Nation Italia, operata da Live Nation riguardante il “secondary ticketing: MAI da qualcuno del suo staff,management o altro vicino a lei o dall’artista stessa è stata fatta richiesta per operare in questa maniera disonesta; e stiamo verificando che anche per il passato non siano state commesse irregolarità per quanto riguarda Giorgia” ha fatto sapere con una nota Giampaolo Tabacchi di MICROPHONICA.

Dopo la messa in onda del servizio a Le Iene, Live Nation Italia ha precisato che le ammissioni dell’ad si riferiscono ad artisti internazionali e che nessuno tra quelli nostrani ha mai saputo del meccanismo o chiesto di usufruirne. Allo stesso tempo, Live Nation prova a prendere le distanze da quanto dichiarato da De Luca, con la formula poco chiara del “non garantire” al posto di una netta smentita.

In riferimento al servizio andato in onda ieri sera 8 novembre all’interno del programma televisivo “Le Iene”, Live Nation precisa e puntualizza che le affermazioni contenute nel servizio si riferivano unicamente a pochi Artisti internazionali e che nessuno degli Artisti italiani ha mai chiesto di assegnare biglietti dei loro spettacoli al mercato di vendita secondario.Ugualmente Live Nation garantisce di non aver spontaneamente immesso sul mercato secondario quantitativi di biglietti dei concerti di Tiziano Ferro, Giorgia e Marco Mengoni, attualmente in vendita.

Intanto il servizio de Le Iene è stato oscurato e non è più disponibile sul sito Mediaset.

Interessante inchiesta de Le Iene sul bagarinaggio online!

Pubblicato da Music Stalkers su Martedì 8 novembre 2016