Un Lucifer sempre più umano, dalle crisi d’identità all’abbraccio con Chloe (promo 2×08)

Lucifer 2x07 è l'episodio della svolta, con il diavolo sempre più umano che ha crisi d'identità, e si lascia andare ad abbracci con la bella detective Chloe. La recensione.


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Le colpe dei padri non sempre devono ricadere sui propri figli, e lo sanno bene Lucifer e Chloe, che nell’ultimo episodio andato in onda, arrivano finalmente a un punto di svolta, tra drammi personali e questioni spinose riguardanti il rapporto tra genitori e figli. La serie della Fox continua a funzionare grazie alla continua fusione tra sacro e profano, in uno show che parla del sovrannaturale in modo ironico, ma che sa porre allo spettatore domande di altissimo livello. Il mistero dell’esistenza, il senso della vita e il complicato intersecarsi di generi rendono la serie molto più di un semplice crime drama.

Lucifer si divide in due questa settimana: da un lato esplora il dramma irrisolto di Chloe, legato all’omicidio di suo padre, dall’altro si chiede chi sia il diavolo veramente e cosa significa essere qualcun altro. L’episodio di lunedì sera fornisce un altro brillante esempio di come la serie in onda su Fox abbia ormai spiccato il volo, atterrando su nuovi territori che mostrano altri lati dei personaggi coinvolti nella storia.

Chloe Decker è una donna complicata con un passato di cui preferisce non parlare. L’episodio 2×07 di Lucifer inizia proprio aprendo una finestra sull’omicidio di suo padre, un poliziotto che è stato assassinato brutalmente anni prima. Questa tragedia l’ha segnata profondamente, tanto che ha deciso di intraprendere la carriera nelle forze dell’ordine e nel tempo si è creata una corazza che nessuno è riuscito a scalfire, almeno fino all’entrata in scena di Lucifer. Con la morte del mandante dell’omicidio di suo padre, la ferita si è riaperta e Chloe è scesa in campo per scoprire la verità, riuscendo ad incastrare e arrestare l’assassinio.

Lucifer ha invece una crisi di identità. Se essere il diavolo vuol dire portare nel mondo dolore e sofferenza, perché non provare ad essere qualcun altro? Decide di vestirsi e atteggiarsi come Dan, l’ex marito di Chloe, in una giostra di divertenti gag in cui uno imita l’altro. Della serie, “cosa vuole fare il diavolo da grande? Proverà ad essere un detective?” Lucifer ne uscirà con una preziosa morale, scoprendo che non può cambiare se stesso, e per quanto si sforzi di far parte del mondo, il diavolo resta sempre il diavolo.

Uno spazio particolare di Lucifer è dedicato a Maze e alla sua straordinaria crescita personale. Presentata essenzialmente come un demone egoistico e possessivo, la donna si è avvicinata gradualmente al mondo degli umani, imparando a conoscerli e con essi ha assorbito nuove emozioni e sensazioni. Per lei ogni cosa è una sorpresa: come una bambina, assaggia le piccolo cose con curiosità, comprende l’amicizia (quella preziosa con Linda e Chloe) e impara a stare in armonia con gli esseri umani.

Arriviamo a Lucifer e Chloe e al loro rapporto. Il signor Mornigstar è la star della serie, ma la detective riesce a reggere la trama anche da sola, come dimostrato in questo episodio. Chloe è riuscita a far arrestare l’omicida di suo padre, rendendogli giustizia. A questo proposito, Lucifer riporta in primo piano la sua sofferenza nel mancato amore da parte di suo padre (Dio). Questo loro seppur breve confronto li avvicina, e quell’abbraccio finale altro non è che il riassunto del loro sincero affetto reciproco.