Ariana Grande come i Coldplay, nuovo scandalo prevendite: biglietti sold out ma a prezzi triplicati online

Anche per i due concerti italiani di Ariana Grande, biglietti sold out in prevendita ma a prezzi triplicati sui siti del cosiddetto secondary ticketing: la rabbia degli utenti impossibilitati ad acquistare i ticket regolarmente

Il video della performance di Ariana Grande ai Billboard Music Awards 2016

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Dopo il delirio prevendite per il caso Coldplay è accaduto lo stesso per i concerti di Ariana Grande: come per ogni grande evento internazionale che approda in Italia, anche il Dangerous Woman Tour è finito nel mirino di chi acquista i biglietti sui canali ufficiali per poi rivenderli sul mercato secondario a prezzi esorbitanti.

All’apertura delle prevendite per i due concerti italiani di Ariana Grande, che si esibirà il 15 giugno a Roma, al Palalottomatica, e il 17 giugno a Torino, al Pala Alpitour, si è scatenato il solito caos.

Per entrambi i concerti i biglietti risultavano già esauriti per la stragrande maggioranza dei settori dei due palazzetti pochi minuti dopo l’apertura delle prevendite su TicketOne: nella sola giornata di venerdì 28 ottobre, sono andati esauriti tutti i ticket per i concerti italiani del Dangerous Woman Tour, ad eccezione dei costosi pacchetti vip che invece sono ancora acquistabili su TicketOne.

Le lamentele degli utenti sono arrivate immediatamente: come spiegato anche da alcuni lettori di OM – OptiMagazine nei commenti al nostro articolo sulle prevendite, i biglietti sono stati bruciati in pochi minuti e in molti non hanno potuto accaparrarseli nonostante il tempismo.

Impossibile completare la procedura d’acquisto sul sito di TicketOne preso d’assalto già pochi secondi dopo l’avvio della prevendita generale lo scorso venerdì, salvo poi ritrovare in vendita sui siti del mercato secondario proprio i biglietti per quei concerti a prezzi più che maggiorati. Una prassi scorretta diventata ormai più che comune, soprattutto quando si tratta di grandi eventi che riguardano artisti internazionali di passaggio in Italia.

Qualcuno ci spiega anche di aver presentato un esposto per denunciare la vicenda alle autorità competenti, come nel caso Coldplay che ha interessato l’Antitrust e la SIAE. La questione è più che mai al centro del dibattito pubblico, soprattutto dopo che ben due date dei Coldplay a San Siro sono state dichiarate sold out in pochi minuti mentre sui siti del secondary ticketing proliferavano “offerte” di biglietti a prezzi esorbitanti.

Valga, su tutti, il racconto dell’esperienza della nostra lettrice Paola: un meccanismo che ormai si ripropone ad ogni prevendita per artisti di questo calibro. Sarebbe il momento, per gli operatori del mercato, di interrogarsi seriamente su come affrontare il problema.

Ho tentato di acquistare un biglietto per il concerto di Roma nella prevendita anticipata di Live Nation aperta ieri 27 ottobre alle 10.00 e non sono riuscita a confermare l’acquisto alle 10,01 (il tempo materiale di spingere i tasti). In un minuto netto tutta la disponibilità di qualsiasi ordine di posti è diventata rossa, praticamente mai stati disponibili. Idem questa mattina con la prevendita normale, per non parlare delle rivendite autorizzate che sconsolate non hanno avuto accesso neanche ad un biglietto.
In compenso se si naviga sui siti di “secondary ticketing” avrete l’imbarazzo della scelta, parterre e vari anelli del Palalottomatica a prezzi minimo minimo raddoppiati, non lo chiamerei Sold Out. E quindi i veri fan, ragazzine giovani, tra le quali mia figlia, non andranno al loro primo concerto a vedere il loro altrettanto giovane idolo, e rimarranno a casa con una bella delusione (facilmente evitabile con un po’ di controllo).
Credo che anche l’artista non sarebbe tanto d’accordo con questa esclusione o con lo “svenamento” dei fan più sfegatati.