Il diabolico (ma non troppo) Lucifer sbarca su Premium dal 27 ottobre: 5 buoni motivi per guardarlo

Finalmente arriva in Italia la serie Lucifer, appuntamento a partire dal 27 ottobre su Premium Action. Vi diamo 5 motivi per seguire lo show.


INTERAZIONI: 30

Finalmente anche i telespettatori italiani potranno guardare la serie della Fox Lucifer, che andrà in onda a partire dal 27 ottobre sul canale Premium Action di Mediaset. Lo show, giunto alla seconda stagione negli States, è l’adattamento televisivo del fumetto della Vertigo scritto da Mike Carey. Già presente nell’universo DC Comics, il personaggio di Lucifer compare molte volte al fianco di Sandman di Neil Gaiman. La trama della serie tv, creata da Tom Kapinos, è incentrata sul Signore degli Inferi il quale, stanco della sua vita nel mondo della dannazione eterna, lascia il suo trono e si trasferisce nell’assolata Los Angeles.

Insieme all’alleata demone Maze, Lucifer gestisce un nightclub, il “Lux”, ma finisce per aiutare la Polizia in seguito alla misteriosa morte di una pop star, che si era legata al diavolo attraverso un patto. Le indagini lo portano a collaborare con l’affascinante ma tosta detective Chloe Decker. Tra i due nasce subito una sorta di legame che intriga Lucifer poiché lei è l’unica immune ai suoi poteri. Sebbene venga più volte invitato dal fratello angelo Amenadiel a tornare nel suo regno, il diavolo continua la sua vita in mezzo ai terrestri, scoprendo anche i suoi lati deboli. Perché guardare Lucifer? Noi vi diamo 5 buoni motivi.

1. Il cast
Una buona serie che si rispetti inizia dal cast. Se gli attori presenti non convincono il pubblico, lo spettatore smette di seguirli. Lucifer è interpretato da Tom Ellis, attore gallese che gli amanti delle serie tv conoscono grazie a Merlin, dove vestiva i panni di Re Cenred (attenzione, però: ascoltarlo doppiato senza la sua voce originale perde completamente di fascino). A interpretare Chloe è invece è l’attrice statunitense Lauren German, insieme a Kevin Alejandro nei panni dell’ex marito di Lei, Dan, B.D. Woodside è Amenadiel,  Lesley-Ann Brandt è Maze, Rachel Harris è Linda Martin, terapista di Lucifer.

2. La trama
Lucifer si presenta come una serie fantasy in grado di mescolare con grazia l’action e il crime. Una formula vincente già utilizzata in show come Grimm, dove il sopranaturale incontra il poliziesco, e le creature mitologiche e non assumono un nuovo significato e diventano una presenza nascosta nelle persone che vediamo ogni giorno.

3. Un eroe che non è super
Lucifer non è un eroe e non si considera come tale. Come diavolo tentatore, il suo scopo è quello di divertirsi, scovare i peccati più sotterrati dell’animo umano e portarli all’estremo. Inevitabilmente la sua indole da playboy vacanziere verrà a meno con l’incontro con la detective, l’unica persona imperscrutabile. Ed è allora che userà le sue abilità di “lettura” con i criminali.

4. Il rapporto tra Lucifer e Chloe
Uno dei focus della serie è proprio il rapporto tra Lucifer e Chloe. Due persone opposte che si attraggono: uno è il diavolo, credente nelle cose immateriali e seduttore, l’altra è una detective, atea, non credente al caso o al destino, e una tipa difficile con cui collaborare. Il fatto che Chloe riesca quasi a renderlo umano affascina e quasi spaventa Lucifer, non abituato a tali emozioni terrene. Forse è questo uno degli aspetti più interessanti della serie.

5. Le tematiche
Lucifer affronta però altre tematiche. Per tutta la serie pervade il senso di sacro e profano, bene e male si incontrano, si combattono, e attraverso il personaggio di Chloe, la parte ‘umana’ dello show, tutte le nostre concezioni vengono messe in discussione. Il diavolo ci racconta di un Dio come un padre che lo ha abbandonato, preferendo giocare a dadi con le sorti degli esseri umani. La serie riesce a spezzare la moralità che la invade la serie con momenti drammatici e sequenze assolutamente adorabili e comiche. Lucifer è così, seduttore, simpatico e cattivello, ma non troppo.