La retromarcia di Amelia in Grey’s Anatomy, primo sneak peek dall’episodio 13×06 (video)

In Grey's Anatomy i dubbi di Amelia sulla maternità: il primo video sneak peek dall'episodio 13x06, dal titolo Roar

Grey's Anatomy 13x06

INTERAZIONI: 13

La sensazione che avevamo colto nel finale del quinto episodio di Grey’s Anatomy 13 trova conferma nel nuovo sneak peek del prossimo episodio.

In Roar, in onda su ABC giovedì 27 ottobre, Owen e Amelia affronteranno le conseguenze del test di gravidanza negativo visto nell’ultimo episodio: al dispiacere di Hunt per la delusione di non essere già in attesa di un bebè, si contrappone ora la volontà della Shepherd di non bruciare le tappe.

Quella che si era vista sul suo volto nel finale del precedente episodio, Both Side Now, era proprio un’espressione di sollievo: con lo sneak peek di Roar è chiaro più che mai che la Shepherd, dopo l’entusiasmo iniziale nella ricerca di una gravidanza, non ha intenzione di diventare madre al più presto. “Perché avere fretta? Siamo stati a malapena fidanzati, siamo appena sposati, perché avere fretta?” chiede il neurochirurgo al traumatologo.

Quello che potrebbe sembrare un atteggiamento dettato da semplice buon senso e prudenza, in realtà, per una donna dal passato difficile come quello di Amelia (il pubblico di Private Practice, spinoff di Grey’s Anatomy, lo conosce bene) nasconde certamente una grossa paura. Forse quella di non riuscire a portare a termine una gravidanza dopo la nascita del suo bambino anencefalico o di partorire un figlio che abbia qualche altro problema di salute. Forse la paura di non essere un genitore all’altezza del ruolo viste le debolezze con cui ha dovuto combattere fino a poco tempo fa. O forse, più semplicemente, la paura di essere davvero felice per la prima volta nella vita.

Ecco il primo sneak peek dell’episodio 13×06, che vedrà anche il ritorno di Tessa Ferrer nel ruolo della specializzanda Leah Murphy e tra le guest star Debbie Allen (che è anche regista di diversi episodi di Grey’s Anatomy) in quello di Catherine Avery.