L’addio a Rick e Kate in Castle raccontato da Nathan Fillion, che ora sogna The Walking Dead

Castle ha lasciato l'amaro in bocca anche ai protagonisti con l'ultimo episodio dell'ottava stagione. Nathan Fillion, però, guarda al futuro

Castle, ultimo episodio

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Il finale di Castle ha lasciato l’amaro in bocca anche ai protagonisti. Di sicuro non l’avrà amato Stana Katic, licenziata dalla produzione dopo otto stagioni, ma anche Nathan Fillion non l’ha presa benissimo.

In una recente intervista al New York Post, il protagonista della serie di ABC che oggi avrebbe dovuto essere impegnato nelle riprese della nona stagione ammette che il finale di serie è stato tutt’altro che entusiasmante, anche per gli attori che lo hanno interpretato.

Il pubblico avrebbe meritato certamente di meglio che un finale con un balzo temporale di sette anni decisamente posticcio e forzato, con il lietofine per Rick, Kate e i loro tre figli appiccicato all’ultimo episodio per dare un senso alla fine della serie.

Non è stato il bel party d’addio che penso si potesse sperare di avere” ha confermato Fillion, parlando della brusca interruzione dovuta al mancato rinnovo sul quale poi ha scherzato mostrando grande senso dell’ironia.

Questa è l’industria dello spettacolo, è un business, lo capisco. Non la prendo sul personale quando uno show viene annullato – non posso a farne una questione personale, tutti i miei show sono stati cancellati! Guardate il mio curriculum, è una lunga lista di programmi televisivi annullati! Il fatto è ho conosciuto un sacco di grandi amici facendo questo grande spettacolo. Sono davvero felice per tutto quello che questa serie ha fatto per me.

Ora il suo nuovo impegno è Modern Family: Fillion parteciperà a diversi episodi della comedy ABC, in cui ha già debuttato nei panni del meteorologo Rainer Shine. L’attore ha anche dichiarato che vorrebbe fare esperienze molto diverse tra loro. Il suo sogno? Entrare nel cast della sua serie preferita. Dopo Modern Family, di cui è sempre stato accanito spettatore, l’obiettivo è The Walking Dead, appena rinnovata per un’ottava stagione.

Potrei sempre essere uno zombie. Di tutti i programmi TV che guardo, penso che sia quello in cui gli attori soffrono di più per realizzare la loro arte. Non è facile lavorare lì ad Atlanta, anche solo il tempo trascorso lì da soli è una sfida così insormontabile. Quei ragazzi lavorano molto, molto duro.