Crimini e peccatori in Lucifer, nessuno può fare il lavoro di Dio: recensione 2×03

Drammi familiari e un serial killer che uccide punendo i peccatori con i propri vizi: Lucifer mette in scena un altro episodio che mescola sacro e profano. Recensione episodio 2x03


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Continuano i problemi di famiglia per Lucifer. La convivenza con una mamma infernale (letteralmente) non è la migliore delle cose per chiunque. Nel terzo episodio della seconda stagione intitolato “Sin-eater”, il Diavolo si trova a indagare sull’omicidio di un certo Nicholas Sand, la cui morte è stata filmata e postata su Internet, insieme alla foto del corpo carbonizzato della vittima.

Lucifer aiuta Chloe con le indagini e interrogando alcuni conoscenti di Nick, scoprono che l’uomo non era molto amato da alcuni colleghi per via dei suoi scherzi col fuoco, specialmente su un collega che lavora a Wobble, Tommy. Se Lucifer e Chloe pensavano di aver risolto il caso così in fretta non avevano fatto i conti con un secondo omicidio avvenuto con lo stesso modus operandi.

In un episodio che ripercorre a grandi linee la trama del film di Fincher “Se7en”, i due si trovano di fronte a un serial killer che a quanto pare sta punendo con la morte i colpevoli dei loro “vizi”. Internet diventa così il palcoscenico dove i peccatori mettono in scena i loro peccati e vengono puniti in diretta con la morte. Nessuno però può permettersi di fare il lavoro di Dio e decidere chi vive e chi no, e Lucifer questo lo sa bene: ecco quindi che il colpevole viene smascherato e il suo lavoro di giustiziere finisce.

Il rapporto tra Lucifer e mamma Charlotte è esilarante, tra l’odio e l’amore riluttante. Chloe, da brava detective, è intrigata e vuole sapere di più sulla misteriosa donna. L’investigatrice ha però altri problemi di famiglia di cui occuparsi dato che ha ancora delle questioni in sospeso con il suo ex marito Dan, e le loro tensioni stanno influenzando anche la vita della piccola Trixie. Speriamo che questo piccolo dramma familiare finisca presto perché rallenta la trama e non è abbastanza interessante sa seguire.

Buona l’introduzione di mamma Lucifer: finora la sua presenza funziona benissimo e si incastra facilmente con la trama crime della serie. Charlotte è una donna complicata ma ha i suoi piani per sé. Il passo successivo è infatti quello di convincere l’altro figlio, Amenadiel, a passare dalla sua parte e convincere anche Lucifer a schierarsi contro Dio.

Al contrario, il Diavolo sa ciò che vuole e ribadisce la sua decisione di voler restare sulla Terra. Perciò punisce sua madre, costringendola a una vita come essere umana in mezzo a delle creature che per millenni ha disprezzato. Siamo davvero sicuri che la signora degli Inferi sia davvero senza poteri? Il finale dell’episodio ci lascia ben sperare.

Lucifer ancora una volta mette in scena un episodio che mescola sacro e profano, dove anche nel nostro piccolo quotidiano siamo osservati e giudicati da qualcuno di superiore, a cui spetta l’ultima parola. L’uomo gioca a fare Dio, ma il Diavolo è lì pronto a difendere il suo operato, forse per guadagnarsi di nuovo il suo rispetto. Ecco il promo del prossimo episodio di Lucifer: