L’Indipendence Day sbarca su Rai 4 con Braindead: 5 motivi per guardare la serie tv

Braindead debutta questa sera su Rai 4. Perché dovete guardare questa serie tv? Vi diamo 5 motivi per convincervi


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Gli alieni sbarcano a Washington: la prima stagione della serie Braindead – Alieni a Washington debutta questa sera su Rai 4 e promette di far ridere e intrattenere lo spettatore. Creata dagli autori di The Good Wife, Robert e Michelle King, la serie tv è un fanta-politico che riesce a mescolare il genere del thriller fantascientifico alla Indipendence Day, usando toni freschi e satirici. Sullo sfondo, la campagna elettorale presidenziale in corso con tutti i sotterfugi e gli intrighi tipici di House of Cards e The West Wing.

La trama ruota intorno a una giovane documentarista, Laurel (interpretata da Mary Elizabeth Winstead), che si ritrova a lavorare come stagista alla Casa Bianca per colpa del padre e del fratello senatore. Lei odia la politica, ma inizia anche a capire di esserci abbastanza portata. Le cose si complicano quando Laurel scopre che una razza aliena ha invaso la Terra e sta prendendo il controllo dei membri del Congresso insediandosi nel loro cervello.

Perché guardare Braindead? Noi di Optima Italia vi diamo 5 consigli per convincervi.

1- Braindead è una serie che accontenta tutti. Come già detto, lo show mescola diversi generi, dal thriller, al comico, al fantascientifico, quindi è adatta per tutti i palati. Le atmosfere sono quelle tipiche del fanta – del resto si parla di cospirazioni e alieni, quindi anche i nostalgici di X-Files si troveranno a loro agio; le battute non sono copiose, bensì leggere e neanche troppo complicate. Immaginate un mix tra The West Wing e House of Cards.

2- Gli alieni non sono degli omini verdi. Nell’immaginario collettivo, ognuno ha questa percezione sugli extraterrestri che li vede come esseri verdi e lunghi, con la testa enorme e gli occhi neri, che impugnano le loro armi tecnologiche e sparano a chiunque. In Braindead non sono così. Gli alieni sono dei piccoli insetti che strisciano e cercano un posto dell’essere umano dove infilarsi; che sia un orecchio o una bocca, questi extraterrestri sono piuttosto comici.

3- Braindead è stato osannato oltreoceano. Se ancora non vi ha convinto, le critiche positive sono positive, c’è quella del Washington Post che definisce la serie “Ridicola” ma anche “coinvolgente. Braindead non è The Good Wife, ma ha il senso e lo spirito dei King. Inoltre, in una certa misura, mostra il loro tempestivo talento per critica sociale. Gli insetti nel cervello sono buoni come qualsiasi spiegazione per l’incubo politico che stiamo vivendo.”

4- Ridley Scott figura tra i produttori esecutivi. Un grande nome appare tra i produttori di Braindead, quello del cineasta Ridley Scott (Alien, Il gladiatore, Exodus, The Martian) e non poteva essere altrimenti data la sua firma fantascientifica e action dei suoi progetti.

5- Il previously on. All’inizio di ogni episodio viene fatto un riassunto di ciò che è accaduto nei precedenti episodi, il cosiddetto “previously on”, che viene accompagnato da una composizione di Jonathan Coulton. Ad esso si sovrappone alle immagini degli episodi scorsi. Inoltre, Coulton compare in carne ed ossa negli episodi 9 e 13, in particolare nel finale di stagione canta sia il riassunto sia l’epilogo in prima persona e non in sottofondo, interagendo anche con alcuni personaggi.