Terremoto social, Laura Pausini risponde a Fiorello sulla polemica “beneficenza”: gli esempi virtuosi secondo Red Ronnie

L’opinione di Fiorello sulla raccolta fondi per le vittime del terremoto ha scatenato una serie di polemiche. Red Ronnie ha provato a fare chiarezza sugli eventi di solidarietà passati e futuri, raccogliendo le testimonianze di chi si è impegnato in prima persona. Nella lunga diretta Facebook, si parla di Amiche per l’Abruzzo e dei chiarimenti che Laura Pausini ha pensato fossero necessari, cui hanno fatto seguito le dichiarazioni di Fiorella Mannoia. Tra i tanti artisti che si sono sentiti chiamati in causa, anche Beppe Carletti dei Nomadi.

Si parte immediatamente dalle perplessità sollevate da Fiorello, che ha suggerito di fare beneficenza in forma privata o affidandosi a onlus serie, così da documentare la destinazione degli introiti ottenuti grazie alla manifestazione. “I troppi organizzatori mi fanno paura – commenta Fiorello – in questi casi, dovrebbe esserci un referente che sia in grado di documentare la destinazione dei fondi”.

Com’era lecito immaginare, la diretta di Fiorello ha scatenato un’ondata di polemiche. Tra gli artisti che, in passato, si sono occupati di manifestazioni di solidarietà, anche Laura Pausini, che ha voluto specificare quale sia stata la destinazione dei fondi raccolti in occasione di Amiche per l’Abruzzo. La cantante romagnola ha poi voluto divulgare il dettaglio di tutte le spese, inviato anche a Red Ronnie tramite messaggio privato su Twitter.

“Sapete che a me piace documentare – commenta Red – quindi questo messaggio lo leggo tutto ed è anche molto bello”. Di seguito, il testo integrale che Laura Pausini ha pubblicato sui suoi social e ha inviato a Red Ronnie.

Red Ronnie ha inoltre reso nota l’intera conversazione con Laura Pausini, che ha specificato di aver inviato il comunicato stampa con il dettaglio delle spese di Amiche per l’Abruzzo a numerose testate, senza ricevere riscontro. Red ha poi contattato Fiorello, perché amplificasse il messaggio della Pausini. Qualche minuto dopo, lo showman ha diffuso il post in questione sui suoi social, attraverso un tweet che vi riportiamo, unitamente al video che ha ottenuto 3 milioni di visualizzazioni.

Red Ronnie ha difeso strenuamente l’operato di Laura Pausini, che non ha di certo bisogno di giustificare le spese effettuate con il denaro raccolto in occasione di una manifestazione di beneficenza. “I giornali amplificano le notizie negative, se cade un albero c’è un reporter a riprendere, se cresce una foresta non c’è nessuno” – commenta Red, che successivamente si addentra in alcuni aspetti tecnici sconosciuti ai più “Se un artista decide di fare un concerto di beneficenza, non si può pretendere che il cameraman, il locale o la SIAE facciano beneficenza. La SIAE se ne frega: i soldi li vuole”.

Nelle ultime dichiarazioni di Red s’inserisce il discorso di Fiorello, che giustamente pone l’accento sulle spese di gestione che troppo spesso vanificano l’effetto del ricavato di moltissime iniziative benefiche. È certamente difficile districarsi nella fitta trama di organizzazioni che speculano sulla beneficenza, ma non bisogna dimenticare gli esempi virtuosi come quello di Amiche per l’Abruzzo, amplificato anche da Fiorella Mannoia, che ha seguito l’esempio della collega Laura Pausini.

Beppe Carletti dei Nomadi, invece, è intervenuto sulle pagine di Rockol per spiegare il suo punto di vista in merito alle dichiarazioni di Fiorello. Due i concerti di beneficenza ai quali hanno preso parte i Nomadi, il primo per il terremoto che ha devastato L’Aquila, nel 2009 e il secondo – allo Stadio Dall’Ara di Bologna – per il sisma in Emilia.

Chiara la posizione di Beppe Carletti, che ribadisce la totale trasparenza degli eventi ai quali ha partecipato con il gruppo:

“Ho organizzato due eventi importanti, in questo senso: uno a Modena, nel 2009, per le popolazioni colpite dal sisma a L’Aquila, e uno allo stadio Dall’Ara di Bologna, nel 2012, per quelle del terremoto in Emilia: con il primo concerto ho raccolto 60mila euro al botteghino, che ho devoluto interamente in beneficenza, e con il secondo un milione e 250mila euro, tutte versate per la ristrutturazioni degli ospedali di Carpi e Mirandola. L’incasso non è stato utilizzato per coprire le spese dell’evento, perché io sono riuscito ad avere tutto gratis, dal noleggio delle attrezzature alle location, anche grazie a degli sponsor, che si sono offerti di coprire le spese extra”.

A detta di Carletti, sia per l’evento organizzato a Bologna sia per quello di Campovolo, non sarebbe stata rilevata alcuna irregolarità. L’intero ricavato degli eventi a cui hanno preso parte i Nomadi sarebbe finito nelle casse degli enti preposti alla ricostruzione.