Valerio Scanu supporter della musica vera: tra accordi commerciali e Coca-Cola esprime un desiderio

Valerio Scanu rilascia un'intervista estremamente sincera e commenta l'odierna musica italiana: "Si continua a fare musica anche senza bere Coca-Cola".

Valerio Scanu, Sanremo 2016

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Valerio Scanu rilascia un’intervista schietta e sincera per NumeroZero.org e commenta la polemica emersa in seguito alla sua esclusione dal Coca-Cola Summer Festival.

Maria De Filippi influisce poco sulla scelta del cast per il cantante sardo anche se è innegabile il coinvolgimento di molti artisti a lei legati causa Amici di Maria De Filippi. Da Emma Marrone ad Alessandra Amoroso passando per i giovani talenti dell’edizione 2015, Sergio Sylvestre, Elodie Di Patrizi, Chiara Grispo e Lele Esposito, non sono pochi gli ex Amici che hanno calcato il palco dello show dell’estate.

Valerio Scanu non si scoraggia e, incassato il colpo, guarda avanti.

“Maria è una donna molto impegnata ed anche se produce con la sua società il programma non ha potere decisionale sulla scelta del cast …  Si continua a fare musica anche senza bere Coca Cola ma è giusto che si sappia che Valerio non è un ragazzino di 26 anni che crede ancora alle belle favole”.

Maria De Filippi non decide il cast, commenta Scanu, ma al di là della presenza o dell’assenza in scaletta “si continua a fare musica anche senza bere Coca-Cola”. Il problema, dunque, non è di certo l’esclusione dal Festival di canale 5 anche se, indubbiamente, sarebbe stato per lui un estremo piacere godere della visibilità della prima serata Mediaset.

Pazienza, però. Valerio Scanu “non è un ragazzino di 26 anni che crede ancora alle belle favole”, ci tiene a sottolineare il cantante sardo che nel corso dell’estate sarà impegnato in una lunga tournée di concerti in tutta Italia con una data speciale il 28 agosto al Teatro Romano di Verona.

Nel corso della stessa intervista, l’artista ha espresso un desiderio a favore della musica italiana, augurandosi che in futuro ci possa essere spazio per quella che emoziona e che arriva al cuore della gente, non solo per quella frutto di accordi commerciali.

“Vorrei che in Italia ci fosse veramente spazio per la musica per quella che arriva ai cuori della gente ed emoziona non solo per quella che ci propinano per accordi commerciali facendoci credere che è la miglior musica e l’unica musica in Italia”.