Pier Luigi Bersani canta Vasco Rossi e il Pd che “un senso non ce l’ha” a Radio Rock (video)

L'ex segretario PD Pier Pier Luigi Bersani torna a cantare Un Senso di Vasco Rossi a Radio Rock dopo la direzione di lunedì

Video Pier Pier Luigi Bersani canta Vasco Rossi, Un senso a Radio Rock

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Dopo la lunga direzione del Partito Democratico di lunedì 4 luglio uno sconsolato (e un po’ stonato) Pierluigi Bersani ha intonato Un senso di Vasco Rossi ai microfoni di Radio Rock.

L’ex segretario del Pd è stato intercettato all’uscita del centro di produzione di La7 a Roma martedì, dopo la partecipazione al programma In onda, il talk estivo condotto da Tommaso Labate e David Parenzo.

Oggetto della trasmissione è stata proprio la difficile direzione che ha visto il presidente del consiglio Matteo Renzi in trincea dopo la cocente sconfitta del partito alle elezioni amministrative dello scorso giugno, tra le critiche della minoranza interna e la necessità di rilanciare la propria leadership puntando tutto sul referendum di ottobre sulla riforma costituzionale.

Una direzione che ha fatto notizia anche per alcune note di colore che di fatto hanno una forte valenza politica: la sfida di Renzi alla minoranza a vincere il congresso per individuare un’eventuale (inesistente, secondo il segretario e premier) leadership alternativa, le invettive di Vincenzo De Luca con annesse critiche sessiste alla neosindaca di Roma Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, la replica indignata di Gianni Cuperlo e tutto ciò che ne sta seguendo in termini di strascichi tra le correnti del Pd.

In questo clima la performance canora di Pier Luigi Bersani davanti agli studi di La7 non poteva che essere sottotono. L’ex segretario, peraltro, aveva già scelto proprio il brano di Vasco Rossi nel 2009 come colonna sonora della sua campagna congressuale e già all’epoca la scelta suscitò qualche ironia per i versi della canzone che parlano di “una storia che un senso non ce l’ha”.

Ai microfoni di Radio Rock Bersani ha riproposto il brano ribadendo sul finale quanto sia difficile oggi trovare un senso a questo Partito Democratico. La domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: perché restarvi?