Buttiamola sul ridere. Sul ridere abbondante e, ovviamente, “stralunato”. In tema di droghe leggere, il dibattito è sempre acceso in Italia e nel mondo, e allora l’occasione buona per sdrammatizzare un tema che spesso viene caricato, come d’altronde è prassi nelle discussioni politiche, di tanti altri significati, è l’imminente uscita di questa pellicola che di droghe leggere (e variazioni sul tema) ne ha ben donde.
Il protagonista interpretato da Jesse Eisenberg è Mike, un allegro e apparentemente spensierato ragazzo qualsiasi di una realtà periferica degli USA. Il tipo se la gode, insieme alla sua ragazza Phoebe (Kristen Stewart) e ama cazzeggiare fra centri commerciali, amici e altro. Ha però fra le sue passioni una che primeggia: le droghe leggere e quelle presunte tali (funghetti allucinogeni e acidi). Ma la realtà è radicalmente diversa da quella che Mike ha vissuto in uno stato per così dire dormiente. In ogni senso. Mike è infatti un letalissimo agente segreto che viene attivato solo mediante la pronuncia di alcune parole in codice. E l’attivazione ci sarà quando meno se lo aspetta: saranno guai, ma soprattutto risate e tante situazioni assurde.
Insomma siamo dinanzi ad una sorta di Jason Bourne in una sana ed esilarante prospettiva da spensierato e fancazzista fattone. Non male come storia, come commedia. C’è da ridere. Almeno per alcuni. Inutile negare che non è così per altri. Perché il dibattito sulle droghe leggere, o meglio, sulla loro liberalizzazione, dura in Italia da almeno 30 anni. Non solo in Italia, per la verità. Anche se in fondo alcuni passi avanti (o indietro, dipende da come la pensate) sono stati fatti con il riconoscimento della validità terapeutica della cannabis in alcune situazioni patologiche, la situazione non è per niente chiara e i pro e contro se le danno di santa ragione, ognuno convinto dei propri riscontri.
Che poi ci sia all’interno di questo diatriba l’esigenza di depurare quanto di sanamente argomentabile, da ciò che è puro qualunquismo, becera ipocrisia e usurata propaganda elettorale, non c’è dubbio. Insomma se qualche porta bandiera di certi atteggiamenti oltranzisti, si fa porta voce di personaggi che magari nella loro intima vita privata amano “non esibire” vizi o virtù in funzione di “un’operazione di facciata” prioritaria, bisognerebbe ragionare più che altro sul sottile fascino della ridicolaggine celata.
E allora meglio riderci su, con questa pellicola firmata da Nima Nourizadeh con sceneggiatura di Max Landis. Il cast comprende anche Topher Grace, Connie Britton e John Leguizamo. American Ultra arriva in Italia il prossimo 30 giugno. C’è il trailer in italiano a seguire
Trailer:
https://youtu.be/fi-CObt8zpc