Intenso Giuliano Sangiorgi piano e voce WebnotteKolossal, dal medley a Mina e Mengoni (video)

Dai brani per gli altri artisti al medley nei primi tre singoli dall'album La rivoluzioen sta arrivando: lo show di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro a WebnotteKolossal

Video Giuliano Sangiorgi piano e voce WebnotteKolossal

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Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, insieme a Niccolò Fabi, Malika Ayane, J-Ax e Fedez con molti altri artisti e musicisti, ha chiuso l’edizione 2016 di Repubblica delle idee, l’annuale festa del quotidiano, con lo speciale WebNotteKolossal in scena domenica 12 giugno alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

U grande spettacolo dal vivo che ha portato il format di Gino Castaldo ed Ernesto Assante dagli studi della redazione di Repubblica al palcoscenico dell’Auditorium, di fronte ad un pubblico di lettori e non.

A Giuliano Sangiorgi è toccato l’onore di esibirsi nella parte finale della serata. Una breve chiacchierata con i conduttori prima di un medley speciale.

Dopo un anno particolarmente prolifico sia per la pubblicazione dell’album dei Negramaro La rivoluzione sta arrivando (seguito dal relativo tour sold out nei palazzetti) sia per i numerosi testi scritti per altri artisti, Giuliano Sangiorgi ha esordito con una piccola sciocchezza.

Io non credo di essere una grande voce, anzi, con tutto il rispetto per le grandi voci, io non voglio essere un cantante, voglio dire delle cose e in questi ultimi anni le ho dette cantando, tranne una volta nel caso del romanzo (Lo spacciatore di carne, nda). il mio canto è un po’ un errore, io “cado” nella musica. Ma chi canta, per me, è un’altra roba.

E dopo quest’inappropriato esercizio di modestia, Sangiorgi ha parlato anche dell’attività di cantautore: negli ultimi anni ha scritto per i più grandi della musica italiana, da Mina e Celentano a Patty Pravo, fino alle nuove leve come Marco Mengoni.

Succede spesso che mi chiedano delle canzoni e questo mi fa piacere, perché io non sono un solista, ma un cantante e un autore che fa parte di un gruppo: che gente come Mina, Celentano, Malika o gli altri mi abbiano chiesto un brano all’inizio mi sembrava una cosa bella, ma devo dire che adesso dare le canzoni agli altri ogni tanto mi dà la strana sensazione di ritrovare un figlio adottato. L’altra sera ero a Piazza Duomo (per Radio Italia Live, nda) e Mengoni faceva le prove del pezzo che ho scritto per lui: mi sembrava che dovessi correre per salire sul palco a cantarlo! Ormai inizio a non riconoscere i miei figli adottivi! In realtà è sempre un onore scrivere per altri ed è anche un esercizio fantastico, un po’ come guardarsi allo specchio e ritrovarsi diverso: è sempre un riflesso perfetto ma non è mai quello che sei tu.

Sangiorgi ha ricordato quando a chiedergli un brano fu la divina Mina: un sogno realizzato, che in realtà all’inizio gli era parso uno scherzo.

Scrivere per Mina e Celentano è stato bellissimo, anche perché io da ragazzino cantavo davanti alle mie zie e alla mia famiglia le loro canzoni. Quando Mina mi ha chiamato alle 3 di notte ho pensato: “Sono le zie che mi stanno prendendo per il culo”. E invece era lei che mi diceva: “Mi butti du’ scarti?”.

Poi il regalo per il pubblico dell’Auditorium (e di WebNotte in live streaming), i primi tre singoli dall’album La Rivoluzione Sta Arrivando in un’inedita versione piano e voce: ecco il medley in Sei tu la mia città, Attenta e Il posto dei santi.