Ma voi lo sapete cosa hanno in comune, o meglio, cosa hanno avuto in comune Elvis Presley e il Presidente Nixon? Beh, la risposta spontanea che ne verrebbe fuori dai più, credo che sarebbe all’insegna del niente o quasi. A parte il periodo storico in cui sono esistiti. Perché non si fa molta fatica a focalizzare l’attenzione su due personaggi completamente diversi: insomma un Presidente degli USA ed il re del Rock & Roll potrebbero essere accomunati nella migliore delle ipotesi dai gusti musicali. O forse anche da una comune prospettiva politica? Questa pellicola ci schiarirà le idee in merito, anche se qualcuno già sa di cosa stiamo parlando.
Insomma questa è una storia abbastanza assurda da sembrare finta. Abbastanza comica da farne una sorta di commedia. Il prologo in breve: Elvis Presley voleva assolutamente avere un tesserino del FBI; qualche tempo prima era rimasto folgorato da un suo conoscente che gli aveva confessato di essere un “infiltrato” della narcotici. Scrisse una lettera al Presidente Nixon. La consegnò alle 6:30 di un mattino di dicembre del 1970. Dopo circa un’ora era nello studio ovale a conversare con il Presidente USA dell’opportunità di contrastare in incognito i nemici degli Stati Uniti: movimento Hippie, droghe (si, lui da uomo conservatore del sud era contro le droghe; si imbottiva di farmaci vabbè…che fa…quella era un’altra storia) l’SDS (Students for a Democratic Society), le Pantere Nere e…i Beatles! Che a suo dire si erano dimostrati molto “antiamericani” facendo soldi negli USA per poi tornarsene in patria. Questo il sunto del colloquio che ci fu tra i due. Sono sicuro che a saperne i particolari ne potrebbe giovare solo l’assurdità dell’atmosfera. Tutto questo è diventato un film con la regia di Liza Johnson che vede protagonisti Michael Shannon nei panni di Elvis the Pelvis (e chiamandolo così finiamo di farlo incazzare) e il due volte premio Oscar Kevin Spacey nel ruolo di “Tricky Dick” Nixon. Nel cast ci sono poi anche Alex Pettyfer, Johnny Knoxville, Colin Hanks, Evan Peters, Sky Ferreira e Ashley Benson.
Ora sarebbe facile fare dell’ironia sulla spettacolarizzazione della politica di cui siamo vittime più o meno consapevoli; certo gli Stati Uniti sono stati sicuramente precursori in questo campo, ma altri Paesi, Italia compresa, hanno sicuramente recuperato il margine di distacco con fulgidi esempi di surrealismo propagandistico a suon di cazzate. L’avventura di Elvis con in tasca il tesserino del FBI (che comunque ottenne proprio quella mattina del colloquio), non portò ovviamente grossi risultati, ma in fondo di uomini dello spettacolo impegnati a fare politica, occulta o attiva, di lì in poi non ne sarebbero mancati. Basterà aspettare, per esempio, appena un decennio per vedere una star Hollywoodiana sedere alla Casa Bianca. Nel nostro Paese, Hollywood a parte ma con lo stesso spirito da showman, qualche anno in più.
Elvis & Nixon è stato presentato allo scorso Tribeca Film Festival: il suo esordio nelle sale è previsto per l’autunno prossimo.
Il film dovrebbe uscire il 14 luglio, non in autunno