In Game of Thrones 6×03 ogni tanto una (Torre della) Gioia: diario di un Lettore Disperato, giorno 3

L'episodio 6x03 di Game of Thrones è andato in onda domenica 8 maggio: ecco la recensione sotto forma di diario di un Lettore Disperato

Flashback e giustizia in Game of Thrones 6x03: diario di un Lettore Disperato, giorno 3

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Paaaapaaa, papapaaaaapaaaa, canta il Lettore Disperato mentre spaparanzato sul divano aspetta che inizi l’episodio 6×03 “Oathbreaker” di Game of Thrones. Canta la sigla molto appassionatamente, perché la adora, ma probabilmente non lo ammetterà mai.

Dunque, il Lettore Disperato ha dei sentimenti contrastanti sulla resurrezione di Jon Snow dell’episodio 6×02. Ovviamente lui lo sapeva già, da quando, nel lontano 2011, ha letto La Danza dei Draghi e si era già pienamente convinto che Jon sarebbe tornato. Eppure l’amaro in bocca c’è, ché sperava che la rivelazione venisse fatta nei libri e non nella serie.

Il Mostro di Frankenstein è stupito di essere tornato in vita, e cerca subito di scappare dalla clinica degli orrori di Melisandre. Subito Jon Snow fa la spia contro il malefico Olly, che tuttavia il Lettore Disperato non riesce a odiare perché, udite udite, nei libri non esiste.

Dopo che Jon dimostra di non sapere niente per l’ennesima volta, Melisandre sgancia la bomba: Stannis non era il predestinato, deve essere qualcun altro per forza, dice, mentre al Lettore Disperato compaiono cappellino e occhiali da thug life. Ché lui, che Jon è il probabile Azor Ahai, lo sapeva da quando Melisandre “vedeva solo neve” nel chiedere alle fiamme chi fosse l’uomo delle profezie.

Il Lettore Disperato cerca di soprassedere sulla musica da Classico Disney che accompagna il ritorno, che dovrebbe essere trionfale, di Jon Snow davanti ai suoi (ormai ex) confratelli. Eddai Jon, un po’ più di felicità, ché il Lettore Disperato aspetta questo momento da troppo tempo.

Il Lettore Disperato, per quanto riguarda la storia di Sam, deve mettere insieme i pezzi. Manca Aemon, già morto nella scorsa stagione, e allo stesso modo l’amore con Gilly è già stato consumato al Castello Nero, anziché su una barca in balia delle onde. Il fatto che la storia sia spogliata di tutti questi arzigogoli, compreso lo scambio di bambino di Gilly, fa apparire la bruta ancora più stupida. Perlomeno, i due stanno andando nel posto giusto: a Collina del Corno, da Randyll Tarly.

Fermi tutti, dice il Lettore Disperato, che non riconosce il posto. E poi capisce, subito, con un moto di contentezza nel cuore: è la Torre della Gioia! E quello è un giovane Ned Stark! E quello è Howland Reed! E pure Ser Arthur Dayne, e quelli invece sono soldati Targaryen, e nominano Rhaegar! Il Lettore Disperato ha vinto alla lotteria: è fuori di sé dalla felicità. Tanto che quasi passa oltre il fatto che Arthur Dayne, il più grande spadaccino di Westeros, come un novello Areo Hotah capitola in stile pera cotta sotto un paio di colpi. E vabbé.

Sulla sorella di Ned partono chiaramente gli ammazzamenti, e il Lettore Disperato se la ride, ché già sa dov’è la cara Lyanna. Ma non dice niente: questa informazione se la tiene per sé, per elevare il suo status di onniscienza libresca. Il Lettore Disperato però vuole soffermarsi su un dettaglio che ha molto apprezzato: il fatto che Ned senta il figlio che lo chiama gli ricorda tutte le volte che nel libro ha letto del “vento” che sembra suggerire cose.

Il Lettore Disperato è un po’ confuso riguardo a Daenerys: sa che, proabilmente, nei libri avverrà esattamente quello che sta vedendo sullo schermo. Nel frattempo, venticinque minuti sono già passati mentre Dany ha ripetuto per l’ennesima volta tutti i suoi nomi.

Ciò che invece il Lettore Disperato non leggerà sono Tyrion e Varys a Meereen. Gli manca Ser Barristan, d’altronde. Varys però si sta ambientando bene, e sta tornando il caro vecchio Ragno Tessitore che era ad Approdo del Re, e che era nelle amate pagine del Lettore Disperato, che finalmente riesce ad asciugarsi una lacrimuccia a questo pensiero.

Il Lettore Disperato ha una risposta alla domanda che Tyrion rivolge a Missandei e Verme Grigio: “di cosa parlereste se io non fossi qui?”. Se come nei libri tu non fossi qui, caro Tyrion, non parlerebbero di un bel niente, perché lei sarebbe una tenera bambina undicenne e lui non avrebbe nessun interesse nei suoi confronti. Ma ahimé, qui siamo nella malefica creatura televisiva: fortuna che almeno c’è un Tyrion che si autocita, sagace e amante del vino tanto quanto quello creato dalla penna di Martin.

Il Lettore Disperato è un po’ confuso alla vista di Qyburn, diventato direttore dell’asilo e caramellaio ufficiale di Approdo del Re. E anche scienziato pazzo. Senza contare il fatto che ora lui e Cersei hanno scoperto le gioie degli Uccellini di Varys. Se ne fa una ragione, altrimenti non ne esce più.

Niente, pensa il Lettore Disperato, Benioff e Weiss hanno una passione incredibile per Olenna Tyrell. Buona e cara, eh, però questo è un po’ fanservice, dice lui, chiaramente in modalità blackout: le cose fuori posto non gli piacciono molto.

E a proposito di cose che non gli piacciono, l’Alto Passero gli dà davvero fastidio. Non che a chi non è Lettore Disperato piaccia il vecchietto francescano, eh, però a lui proprio non va giù, così come il Tommen senza gattini, ma questo è un discorso che ha già fatto e non gli piace ripetersi.

E poi c’è lei, la cieca per caso, che guarda caso le prende, e stavolta non si fa mancare la seduta dallo psicologo. Che a quanto pare serve a qualcosa, perché l’Uomo Gentile Jaqen H’ghar ridà la vista ad Arya Stark a Nessuno.

Ramsay Bolton si è calato bene nei panni del Lord Bolton che, secondo il Lettore Disperato, non gli compete. È una cosa profondamente sbagliata dal suo punto di vista, che va contro l’inviolabilità delle Pagine di George Martin, ma il Lettore Disperato si sfrega le mani al pensiero di una battaglia tra Ramsay Bolton e Jon Snow in Game of Thrones.

E niente, il sorrisetto ebete che gli era venuto a quel pensiero gli si spegne subito nel vedere Rickon e Osha. Ah, il petto, fa male come una pugnalata. Non dovrebbe essere così. Il Lettore Disperato era certo che Rickon sarebbe tornato spaccando deretani, magari insieme al Ser Davos che era stato incaricato di cercarlo, non incatenato e in compagnia di un lupo (il Lettore Disperato non è certo che sia Cagnaccio, e propende per il depistaggio) morto. Mannaggia a voi showrunner, dice, anche se tra un po’ per farlo riprendere dallo shock ci vogliono i sali come per Zio Paperone, non di dollari ma di libro.

Il Lettore Disperato ha una strana reazione davanti a Jon Snow che impicca i suoi traditori: ride. Non sa perché, forse perché anche Jon Snow non sembra molto contento di essere tornato in vita: magari preferiva risorgere prima nei libri. O forse la colpa è della faccia dell’indemoniato qui sotto.

Certo è che anche il Lettore Disperato si scioglie quando sente il “My watch has ended” di Jon Snow. Vai, Jon, spaccali tutti. E già che ci sei da’ loro una copia de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, giusto per far capire come gira davvero il mondo di Game of Thrones.