Ogni lunedì mattina un Lettore Disperato si alza, e sa che dovrà fare i conti con quello che Benioff e Weiss hanno inventato per sparare sulla Croce Rossa di Game of Thrones.
Questo lunedì mattina, in particolare, il Lettore Disperato parte prevenuto nei confronti dell’episodio 6×02 “Home”. Capitelo: ha ancora in mente la triste fine di Doran e Trystane Martell. Il patto segreto di matrimonio coi Targaryen volatilizzato. Ha bisogno di un attimo per metabolizzare e no, non gli è bastata una settimana. Vuole andare avanti a menare il torrone, e lasciateglielo fare.
Il Lettore Disperato però è felice alla vista di Bran, e soprattutto è felice di vedere che qualcuno gli ha tagliato i capelli. Gli occhi però gli brillano davvero quando i giovani Ned e Lyanna Stark gli si parano di fronte, insieme ad una visione d’insieme di Grande Inverno tanti anni prima, con Hodor che parla (!) e tutto il resto.
Questa Meera Reed musona non garba troppo al Lettore Disperato, che tuttavia ne comprende la necessità: morto un Jojen lagnone, se ne fa un altro. Sorvoliamo sul non meglio identificato mezz’elfo che fa da coscienza a Meera.
Oh, Davos. Dovresti essere alla ricerca di Rickon Stark, e invece sei al capezzale di Jon Snow mentre i Guardiani della Notte giocano al lupo mangiafrutta per entrare a prendere il suo corpo. Il Lettore Disperato è soddisfatto di questo corso di eventi, che sono perfettamente coerenti con quanto accaduto nella serie, ma non può fare a meno di chiedersi cosa gli riserverà il futuro in The Winds of Winter. Prima lacrimuccia.
L’odio per Alliser Thorne non conosce barriere. Che tu sia uno Spettatore di Game of Thrones, o un Lettore, o entrambi, se potessi fargli fare la fine della Vipera Rossa lo faresti molto volentieri. Certo, nella serie è peggio che nel libro, ma anche lì non è che sia proprio uno zuccherino. E infatti il Lettore Disperato si sfrega le mani compiaciuto quando vede Tormund e Edd l’Addolorato fregare tutti i corvi.
Ad Approdo del Re tutto procede secondo i piani. No, non è vero. Niente procede secondo i piani. A parte Ser Robert Strong, è tutto fuori posto: Myrcella è morta, Jaime è lì, e non odia sua sorella, e fa il paladino della giustizia qui e lì, me ne frego degli dei e pure dell’Alto Passero. Eh no, Jaime, non si fa così. Il Lettore Disperato non sa bene cosa pensare di Tommen, al quale mancano troppi gattini per essere anche solo simile alla sua controparte cartacea. Non può fare altro che accettare passivamente questa versione metà Kevan Lannister e metà pura fantasia del re di Westeros.
Il Lettore Disperato guarda sempre con una lacrimuccia (la seconda dell’episodio) la parte di Meereen. Tralasciato il doveroso incipit, la visitina ai draghi di Tyrion fa accendere un’enorme scritta led nella mente di chi scrive: Quentyn Martell.
E va bene, questo nei libri non c’è, però il Lettore Disperato è affascinato nel vedere che Tyrion ha un talento naturale coi draghi, ché le storie della buonanotte che racconta lui sono tanta roba. Si chiede cosa potrà significare questo nei libri, cosa succederà quando Tyrion arriverà davvero da Daenerys. Altra lacrimuccia. Ma in ogni caso: Quentyn Martell, guarda e impara.
Arya le prende come al solito, e il Lettore Disperato manco guarda, che tanto sa già come va a finire. E che cavolo, un po’ di superiorità qui lasciategliela, che altrimenti di dispera più del dovuto.
Il Lettore Disperato stava pensando che questa storia di Ramsay coi sentimenti non gli sta bene. Di Ramsay che è felice per il suo fratellino, che abbraccia suo padre. E poi, porco cane, eccolo lì il vero e schifoso Ramsay, che qui diventa un Bruto contro quel Cesare di suo padre. Chiaramente è tutto sbagliato: non deve andare così, stanno affrettando i tempi, Roose Bolton è troppo intelligente per fare una morte così stupida. Ecco che il Lettore Disperato torna ad ergersi come giustiziere dell’incoerenza maledetta. Eppure, mentre scrive, ha un’espressione ebete in faccia, ché questo proprio non se lo aspettava. Brutto non sapere più le cose in anticipo, eh?
Una cosa che il Lettore Disperato ama della serie è Ramsay Bolton, che è folle e sanguinario tanto quanto, se non più, rispetto ai libri. Dite quello che volete, ma è una delle trasposizioni più riuscite, secondo chi scrive. Quello che fa a Walda la Grassa e a suo “fratello” potrebbe benissimo averlo fatto anche nei libri. Pollici alzati.
Pur con la solita lacrimuccia alla vista di chi è fuori posto, il Lettore Disperato è contento per la piega che ha preso la via della redenzione di Theon. Quasi quasi è pure contento che non ci sia Mance Ryder di mezzo, ma che sia tutto frutto del suo ritrovato coraggio. Battute sul tirare fuori gli attributi sono troppo ovvie ormai, vero?
Gli Uomini di Ferro sono tutti sbagliati. Sullo schermo c’è gente che non dovrebbe interagire neanche per sbaglio: Balon, che dovrebbe starsene nell’aldilà, e Asha Yara, che dovrebbe essere con Stannis. Euron Greyjoy, sul quale le aspettative sono molto alte, arriva in scena come un Lettore Disperato: “tu non dovresti essere qui vivo” dice al fratello Balon, prima di buttarlo giù da un ponte. Bravo Euron. Il Lettore Disperato vuole proprio vedere a dove porterà questa storyline, nella serie.
Il Lettore Disperato ha in mente una sola cosa quando vede Melisandre: facci ‘sto miracolo. D’altronde lui è certo che la Donna Rossa ha a che fare con non-può-essere-davvero-morto Jon Snow, lo sa da prima che Kit Harington apparisse sullo schermo sdraiato in mezzo al suo sangue. In questo momento il Lettore Disperato si fonde con lo Spettatore Disperato di Game of Thrones: eddai Melisandre.
Un po’ di paroline magiche, una spuntatina a capelli e barba, la sola imposizione delle mani [cit.], e non succede proprio niente di niente. Mannaggia a te Jon Snow, pensa ser Davos, esprimendo pure il pensiero del Lettore Disperato.
E mentre sta già prendendo il telecomando per fermare la registrazione, il Lettore Disperato salta dal divano, ché il mostro di Frankenstein ha aperto occhi e bocca in modo del tutto inaspettato. Mannaggia a te Jon Snow, e mannaggia a Kit Harington che “no ma fidatevi raga, Jon è morto”, dice il Lettore Soddisfatto, con una lacrimuccia stavolta di gioia. D’altronde, che Jon Snow sarebbe risorto era il segreto di Pulcinella: il Lettore Disperato lo sapeva già. Sapeva che sarebbe accaduto. Lo sapeva da prima che gli spettatori di Game of Thrones sapessero che Jon era “morto” si dice, per darsi ancora un tono di superiorità che tecnicamente non dovrebbe più avere.
Il lettore disperato alza gli occhi al cielo e lanci delle silenziose imprecazioni contro gli dei vecchi e nuovi quando gli dicono: “Eh ma la serie non farà mica spoiler sui libri, sono due robe diverse.”
Comunque bellissima recensione! Mi fa sentire meno sola e disperata.. ahahahahah
Si io sonotra quelli che spesso pensa “è diverso dal libro” e aggiungo anche meno male!
Sarà che mentre i prime 2 libri erano scritti piuttosto bene (senza essere dei capolavori come qualche lettore integralista afferma), il livello qualitativo di quelli successivi è via via diminuito fino a diventare davvero basso nel 4° e 5° libro. Questioni di opinioni ovviamente. Ma io li ho trovati davvero noiosi.
A mio pare gli shorunners hanno fatto un lavoro più che egregio dato il materiale di partenza, sopratutto nella 5° stagione di GOT, malgrado sia stata da molti criticata proprio perchè si è discostata parecchio dai libri (per fortuna!)
Secondo me Martin dovrebbe fare un monumento a D&D e ringrazia un giorno si e l’altro pure l’HBO per aver portato sullo schermo la usa storia e averla resa famosa a livello planetario.
Hanno reso i suoi libri famosi in tutto i mondo quando prima erano noti solo agli appassionati del genere fantasy
Il lettore disperato sarà ancora più disperato quando si renderà conto che, se tutto va bene, Winds of Winters sarà pubblicato tra 2 anni (ammesso che esista per davvero…a parte i pochi stralci di capitoli resi – furbescamente – pubblici da Martin).
Il lettore disperato forse diventerà un lettore suicida quando finalmente capirà che A dream of Spring non vedrà mai la luce e che l’unico finale che gli sarà mai concesso di vedere sarà quello di GOT.
Il lettore disperato forse sarebbe un po’ meno di sperato se si mettesse l’anima in pace e la smettesse di fare paragoni con i libri (che tra parentesi nemmeno sono un granché, dato che il livello qualitativo si è notevolmente abbassato sopratutto nel 4° e 5° libro, i quali sono francamente noiosi) .
Un lettore (tutt’altro che disperato), quale io sono, invita tutti i lettori disperati del globo a rendersi conto che se gli showrunners avessero seguito alla lettera tutto ciò che è stato scritto da Martin, GOT sarebbe stato semplicemente inguardabile (almeno quanto sono illeggibili gli ultimi 2 libri), e li invita vedere GOT per quello che è: cioè un prodotto televisivo che mai potrà essere uguale ai libri.
Ciao Axel,
la mia recensione non vuole essere una “denuncia” nei confronti del prodotto televisivo, dal momento che, come hai detto tu stesso, sarebbe impossibile per gli showrunner utilizzare il crudo materiale cartaceo senza rielabolarlo nemmeno un po’.
Lo scopo di quello che ogni settimana mi diverto a scrivere, con una buona dose di ironia che spero traspaia dalla recensione, è quello di dare voce ai pensieri di tutti coloro che hanno letto i libri quando, inevitabilmente, guardano la serie pensando “era diverso nel libro”. Quasi tutti lo fanno: fare il paragone con l’altra versione della storia è naturale. L’insieme di queste osservazioni diventa il “Lettore Disperato”: c’è chi condivide parte di quello che dice, chi ne condivide l’intero pensiero, chi invece non ne condivide nulla.
In generale, posso dirti che la serie tv di Game of Thrones è secondo me uno dei prodotti televisivi più riusciti degli ultimi tempi, in grado di appassionare anche chi con il genere fantasy non avrebbe avuto a che fare neanche in un universo parallelo: se scrivo per dare voce ai pensieri del Lettore Disperato è soprattutto per sano divertimento :)