Da quando Beyoncé ha lanciato il suo visual album Lemonade tutto il mondo ha detto la sua in proposito, colleghe comprese. Le ultime a far parlare di sé per aver commentato il disco della diva texana sono Katy Perry e Rita Ora: entrambe si sono presentate al Met Gala 2016 a New York, dedicato quest’anno all’incontro tra moda e tecnologia, mostrando un riferimento chiaro al nuovo album di Beyoncé.
Entrambe hanno sfilato al party esclusivo del Met Gala con una targhetta dalla scritta inequivocabile, “Not Becky“: il riferimento è chiaramente al brano Sorry di Beyoncé, inserito nella tracklist di Lemonade e scelto come nuovo singolo negli Stati Uniti, in cui la cantante si riferisce alla presunta amante di un uomo con l’appellativo Becky with the good hair.
La perifrasi coniata da Beyoncé, che potrebbe essere riferita tanto alla scappatella di Jay Z quanto ai tradimenti di suo padre ai danni della mamma Tina, è diventata rapidamente un trending nelle discussioni in rete, con centinaia di speculazioni sull’identità di questa ignota Becky, al punto tale pare che alcune colleghe si sono sentite in dovere di prendere posizione.
Dopo Iggy Azalea, che aveva definito sessista quell’appellativo riferito sicuramente ad una donna bianca contestando a Beyoncé di utilizzare gli stessi meccanismi di discriminazione che lei stessa combatte in difesa delle persone di colore, Katy Perry e Rita Ora sembrano così voler prendere le distanze da quel brano di Beyoncé.
Le due si sono presentate all’after party del Met Gala con la stessa targhetta. E se rita Ora ha dei motivi per voler affermare di non essere Becky, visto che il suo nome è stato associato al brano Sorry, non si capisce perché Katy Perry abbia sentito la necessità di indossarla. Un modo per cercare pubblicità gratuita? O per mostrare solidarietà alla collega nell’occhio del ciclone?
Va anche detto che Rita Ora, dopo le polemiche dell’ultima settimana in cui era stata identificata come possibile amante di Jay Z a causa di una foto apparsa su Snapchat, proprio al Met Gala ha pubblicato una foto di Beyoncé associata alla parola famiglia, apparentemente a voler smorzare le polemiche sulla loro presunta rivalità. Eppure quella stessa sera al party dell’evento si è presentata identificandosi con la targhetta con l’etichetta che si vede in foto. La sensazione è che di Lemonade e dei suoi testi sentiremo parlare ancora per molto nei prossimi mesi. E non solo per il primato in classifica di Beyoncé.
