Beyoncé vittima degli abusi del padre? La replica di Matthew Knowles ai testi di Lemonade

Beyoncé è stata abusata dal padre? Intervista a Matthew Knowles sui testi di Lemonade che hanno suscitato più di un dubbio

Beyoncé abusata dal padre?

INTERAZIONI: 11

Non solo le proteste contro gli attacchi della polizia alla popolazione di colore e la polemica sul presunto tradimento di Jay Z, ma anche quella sul difficile rapporto col padre: l’album di Beyoncé, il best seller istantaneo Lemonade, è pieno di spunti decisamente forti che ne fanno uno degli album più personali dell’artista fino ad ora.

Nel bel mezzo della polemica sulle amanti vere o presunte del marito, sta facendo discutere anche qualche verso presente nei testi di Lemonade riferito al padre di Beyoncé, Matthew Knowles., col quale i rapporti non sono mai stati notoriamente facili.

Se in alcuni testi ci sono immagini riferite al bel rapporto con la nipotina Blue Ivy, in altri la figura del padre di Beyoncé viene dipinta come quella di un uomo dalla dubbia moralità. Nello scagliarsi contro chi – almeno apparentemente – l’ha tradita, la cantante sembra paragonare suo marito a suo padre.

Mi ricordi mio padre, un mago, in grado di esistere in due posti contemporaneamente; nella tradizione degli uomini del mio sangue arrivi a casa alle 3:00 del mattino e mi racconti bugie, cosa stai nascondendo?“: il brano in questione si intitola proprio Daddy lessons e sembra proporre un parallelismo tra la figura del marito è quella del genitore, nel più classico degli stilemi che vorrebbero una donna attratta da chi si comporta come il proprio padre.

Un altro verso ha indotto un altro dubbio, ovvero quello che Beyoncé o sua madre Tina siano state in qualche modo vittime di violenza da parte del padre. Nel segmento Accountability del suo album, Beyoncé recita un verso del poeta somalo-britannico Warsan Shire: “Ti ha convinto che fosse Dio… Sei schiava del dorso della sua mano. Sto parlando di marito o di tuo padre?“. Ma Matthew Knowles ha seccamente smentito di sentirsi destinatario di quei versi.

Lo ha fatto in modo particolarmente bizzarro, come riporta Vanity Fair: il produttore discografico che ha fatto il successo delle Destiny’s Child ha scelto un modo molto particolare per dire la sua sull’album Lemonade, ha risposto alle domande di Mark Thompson per Sirius XM in vivavoce davanti ai suoi alunni della Texas southern University, rispondendo alle domande anche più personali in merito ai testi delle canzoni di Beyoncé.

Alla richiesta specifica di spiegazioni sulla canzone Make it piano, ha glissato sul fato di poter essere protagonista del testo, negando qualsiasi forma di abuso sulla figlia o su sua madre.

Non lo so, ma non credo. Non ho mai colpito mia figlia nella mia vita. Non c’è modo di entrare nella mente di Beyoncé, solo lei può specificare di chi stava parlando. Preferirei non entrare in queste speculazioni, quindi la mia risposta è non lo so. Io posso solo dire di essere un padre orgoglioso, credo che abbia spinto ad un livello superiore la sua creatività in questo speciale HBO.

Sul brano Daddy Lessons, Knowles è parso più irritato in risposta alla domanda sulla sua reazione a quel testo.

Nessuna reazione, so quale risposta vuole ottenere ma non la otterrà, possiamo restare qui a parlarne tutta la notte.

Il padre di Beyoncé si è detto comunque entusiasta del progetto Lemonade, che ha definito “incredibile” e si è detto orgoglioso della figlia perché significa che “la mole di lavoro che ha fatto ha ottenuto un enorme impatto sul mercato, tutti ne parlano, tutti stanno twittando su questo disco“. Sui suoi rapporti con Beyoncé, ha spiegato di essere ormai sereno: “I media vogliono farvi credere che io non parlo con Beyoncé, ma come si può vedere dal documentario io e Blue Ivy giochiamo insieme. Sono una persona adulta, ho 64 anni, quindi non mi interessa cosa pensa la gente di me.