Forse l’iPhone SE è destinato ad essere un melafonino di nicchia e magari proprio questa era la sua vocazione iniziale. Già la settimana scorsa avevo esaminato i primissimi grafici relativi ai pezzi del melafonino giá piazzati negli Stati Uniti. Gli acquisti per noi italiani e più in generale per gli europei sono partiti solo lo scorso weekend. Interessante, dunque, capire se rispetto ai nostri colleghi, ci siamo comportati allo stesso modo.
In effetti l’accoglienza dell’iPhone SE è stata piuttosto tiepida dalle parti di New York e Los Angeles ma a questo punto, anche da noi. I primi giorni di disponibilità non hanno visto, forse per la prima vlta nella storia Apple degli ultimi anni, le classiche file davanti ai negozi, così come neanche online l’Apple Store è stato assaltato.
I nuovi dati Localytics relativi proprio all’iPhone SE in comparazione con i suoi predecessori parlano abbastanza chiaro. La prima tabella mostra proprio l’impatto del melafonino da 4 pollici nei primi giorni di distribuzione. Il device è a fine classifica con una percentuale minima di incidenza dello 0.1%. Ben lontano l’iPhone 5S, di cui pure dovrebbe essere una sorta di remake, allo 0.9%. Per non parlare, poi, anche del device del record ossia l’iPhone 6 con il 2% sul totale.
Se guardiamo alla torta della distribuzione compessiva di tutti gli iPhone fin qui lanciati, la situazione per l’iPhone SE non cambia. Lo smartphone Apple presentato lo scorso 21 marzo resta l’ultima ruota del carro, mantenendo sempre lo 0,1 %, è chiaro.
Una riflessione è d’obbligo: l’iPhone SE incontra forse il favore del pubblico per le sue dimensioni ma non per la sua portata innovativa? Soprattutto, dov’è la buona fetta di clienti Apple affezionati ai 4 pollci? Magari, nel corso delle prossime settimane le cose cambieranno o sarà la stessa Apple a spingere gli acquisti con determinate promozioni. Lo scopriremo solo con il tempo.
