Già sold out Bruce Springsteen a Milano, resta aperto il caso prevendite: la replica di HitYourTix

Biglietti per Bruce Springsteen sold out a Milano, prevendite aperte per Roma: non si placa la polemica sul mercato secondario

Biglietti per Bruce Springsteen sold out a Milano

INTERAZIONI: 7

La grande attesa per il concerto di Bruce Springsteen in programma il 3 luglio allo Stadio San Siro di Milano ne ha decretato il sold out in pochi giorni: il rocker e la E Street Band si esibiranno per la sesta volta al Meazza, in uno stadio che risulta già tutto esaurito in vista del gran ritorno in Italia.

Risultano ancora disponibili invece gli ultimi biglietti per la data in programma il 16 luglio al Circo Massimo di Roma, spettacolo che si svolgerà nell’ambito del Postepay Rock in Roma. La prevendita è partita solo la settimana scorsa, dal 13 febbraio.

La prevendita milanese è stata segnata da enormi polemiche prima riguardo il costo dei biglietti, poi per il riproporsi del fenomeno del bagarinaggio online che lo storico promoter del Boss in Italia, il fondatore di Barley Arts Claudio Trotta, ha deciso di affrontare ricorrendo alle vie legali.

Come vi abbiamo già raccontato negli ultimi giorni parlandovi del caso Springsteen in Italia, con migliaia di biglietti polverizzati in pochi minuti sui canali ufficiali e ricomparsi su quelli secondari a prezzi maggiorati, è sfociata in un’azione legale da parte degli organizzatori. Claudio Trotta ha infatti reso noto di aver inviato una diffida a nome di Barley Arts nei confronti degli operatori del mercato secondario.

Questa lettera è stata Inviata(anticipata via mail) con raccomandata oggi e sarà diffusa a breve ai media,ai…

Pubblicato da Claudio Trotta su Lunedì 8 febbraio 2016

A questo proposito, riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente, nel rispetto di tutte le opinioni sull’argomento, la lettera aperta di Tommaso Salvetti di HitYourTix in risposta all’iniziativa di Claudio Trotta. Un documento che pensiamo possa aiutare a fare luce sulla realtà del mercato dei biglietti in Italia (forse il problema sta nell’organizzazione monopolista?) a prescindere dalle posizioni di ciascuno.

Ciao Claudio, mi chiamo Tommaso e sono il fondatore di HitYourTix, una giovanissima startup Torinese nata all’interno di un incubatore universitario e ancora in fase di test. Siamo tra i destinatari della lettera di diffida inviata dal tuo studio legale lunedì scorso.
Dopo averla letta, viste le tue dichiarazioni sui social network, ammetto di essere rimasto sorpreso e vorrei cogliere l’occasione per chiarire alcuni punti che fino ad ora sono stati esposti in maniera non corretta. Su Facebook hai scritto che esistono organizzazioni che “comprano biglietti e illegalmente li rivendono”. Tra queste esplicitamente è stata inserita HitYourTix.
Ci terrei a precisare che noi non compriamo né rivendiamo biglietti e operiamo in un contesto di assoluta legalità.
E’ impossibile non riconoscere che la situazione attuale, con sold out istantanei e moltissimi biglietti immediatamente disponibili sulle altre piattaforme di secondary ticketing, crei un malcontento estremamente diffuso, tanto che anche i promoter come te, ricevono insulti ingiusti e assolutamente deprecabili.
Ma il mondo della musica dal vivo ha un disperato bisogno di chiarezza. I fan devono essere sicuri di avere tutti le stesse identiche possibilità di acquistare i biglietti. In questo senso apprezzo enormemente il fatto che tu abbia comunicato i dati relativi agli accessi a TicketOne all’apertura delle vendite per il concerto di Bruce Springsteen, per far comprendere in maniera chiarissima il principale problema di questi giorni, ovvero l’eccessiva domanda rispetto alla disponibilità di biglietti.
Questo tipo di comunicazione dovrebbe essere lo standard per i grandi eventi. Su un altro fronte invece, si potrebbe fare molto per cercare almeno di ostacolare i bot che pare vengano usati per acquistare biglietti in grande quantità, in maniera automatica.
Detto questo, ci terrei a precisare un paio di aspetti: • HitYourTix è una piattaforma online per la compravendita di biglietti tra utenti. • Chi è alla ricerca di un biglietto ha la possibilità di scegliere il prezzo e pubblicare la propria offerta di acquisto. Chi invece ha i biglietti, può solo decidere di accettare l’offerta e venderli. • Gestiamo i pagamenti e le spedizioni, permettendo lo scambio al riparo dalle truffe che infestano social network e siti di annunci. • Garantiamo totale trasparenza sui prezzi, cosa unica nel settore, dando piena visibilità riguardo quale sia il costo del nostro servizio e quale sia l’incasso del venditore. • Ogni utente su HitYourTix può vendere un massimo di 10 biglietti all’anno. Misura adottata per limitare l’attività di eventuali operatori “professionali”.
E’ mia opinione che chiunque sia rimasto senza biglietto abbia il diritto di poter offrire quanto desidera per cercare di trovarlo, così come chi è costretto a rinunciare ad un concerto, per il quale magari ha acquistato i biglietti un anno prima, possa decidere razionalmente di cederli al miglior offerente, in piena legalità.
Pur considerando deprecabile l’attività di acquisto con intento speculatorio, mi rendo perfettamente conto di non poter garantire l’esclusiva presenza sulla piattaforma di venditori occasionali. E’ tuttavia impossibile fare un processo alle intenzioni degli utenti. Come già detto, il punto fondamentale è che tutti abbiano le stesse identiche possibilità di acquistare all’apertura delle vendite. Ma questo non dipende da noi.
Il prezzo su HitYourTix è deciso dagli utenti. Per quanto questo aspetto possa essere oggetto di critiche da parte tua, è impossibile non riconoscere il fatto che ogni tipo di intervento o regolamentazione in questo senso avrebbe il solo effetto di spostare gli scambi nell’ombra, dove i pagamenti avvengono in contanti e non esiste alcuna possibilità di tracciare movimentazioni di denaro sospette.
Sarei molto felice di incontrarti per discuterne insieme.
Cordialmente
Tommaso Salvetti