Nella notte dell’11 gennaio, sono stati consegnati a Los Angeles i Golden Globes. Tra i premiati, anche un artista italiano: Ennio Morricone.
I premi americani riservati al mondo della TV e del cinema vengono assegnati ogni anno alla Hollywood Foreign Press Association alle migliori produzioni televisive e cinematografiche dell’ultimo anno, agli attori che vi hanno recitato e alle musiche scritte.
Il compositore italiano Ennio Morricone è stato premiato per la musica composta per il film The Hateful Eight, di Quentin Tarantino: ha vinto il premio per la miglior colonna sonora.
A ritirare la stuatuetta è stato il regista del film. Il compositore italiano, classe 1928 (87 anni) non era fisicamente presente alla cerimonia.
Nel corso del discorso di ringraziamento, il regista lo ha paragonato ai più grandi compositori di tutti i tempi: “Ennio Morricone è il mio compositore preferito, e non intendo un compositore qualunque ma uno come Mozart, Beethoven, Schubert […] A 87 anni ha realizzato una fantastica colonna sonora e ha vinto un premio prestigioso”.
Per Ennio Morricone si tratta del terzo Golden Globe della carriera dopo quello per il film La Leggenda Del Pianista Sull’Oceano (1999) e per il film Mission. A conclusione del discorso,Tarantino ha parlato in italiano e ha salutato ringraziando Ennio Morricone e sua moglie, alla quale ha riconosciuto il merito di averlo “convinto” a collaborare con lui.
Ennio Morricone è un compositore, musicista e direttore d’orchesta italiano. Tra i più apprezzati di tutti i tempi, in Italia e nel Mondo, ha composto le musiche per oltre 500 produzioni, tra film e serie TV. Nella sua carriera, anche un periodo trascorso al fianco della RCA, in qualità di arrangiatore di studio per gli artisti italiani ed internazionali più stimati, quali Paul Anka, Chet Baker e Mina.
A gennaio 2016 è stato premiato per la colonna sonora di The Hateful Eight, il nuovo capolavoro di Tarantino dal 4 febbraio nelle sale cinematografiche italiane, con Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Samuel L. Jackson, Walton Goggins e Demiàn Bichir.