Justin Bieber racconta il suo esordio: “Sono rimasto fregato” ma ha imparato la lezione

"Entrare nell'industria discografica da giovanissimo non è l'idale" e Justin Bieber lo sa bene: mette in guardia gli emergenti e racconta il suo passato.

Justin Bieber, The Bert Show

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Oggi è uno degli artisti più seguiti del mondo ma un tempo, anche Justin Bieber era un esordiente. Intervistato al The Bert Show ha ricordato quanto è stato difficile per lui entrare nelle logiche del mercato discografico, temendo di non potersi fidare di nessuno.

Il luogo comune dell’artista emergente ha colpito anche lui, che ha avuto modo di toccare con mano le esperienze più disparate. Oggi, può confermarlo: “Entrare nell’industria discografica da giovanissimo non è l’ideale perché la gente di approfitta molto di te e della tua vulnerabilità”.

Lui ha commesso un solo errore: quello di essere in buona fede e di fidarsi di tutti. “Io tendevo a fidarmi di tutti, credevo che tutti fossero dalla mia parte”, continua, e aggiunge: “Alla fine sono rimasto fregato”. Così, Justin Bieber spiega il “muro” che ha alzato tra se stesso e il resto del mondo, una sorta di autodifesa onde evitare di essere ancora sfruttato da chi vuole approfittarsi del suo successo per guadgnare di più.

Ricordando il debutto, confessa di essere stato modellato ad opera d’arte e presentato come “il ragazzo perfetto che non aveva difetti”. Ben presto, però, Justin ha capito di essere diverso dall’idea che aveva dato ai suoi fan: nessuno è perfetto e non lo era nemmeno lui, un giovane ragazzo con debolezze e problemi al pari di tutti gli altri.

Anche questo punto, non è di certo facile da spiegare al mondo esterno. Molti credono che la vera felicità sia acquistabile con la ricchezza e alla guida di una Ferrari fiammante ma non è esattamente così. “Quando ottieni una cosa poi ne vuoi subito dopo un’altra”, nel rispetto della natura umana.

Essere una celebrità ed un artista molto stimato in tutto il mondo non è un gioco: le aspettative della gente e la necessità di essere cordiale con tutti per essere incarnare perfettamente il “modello da seguire” porta con sé ansie e stress e a proposito dei suoi errori ammette: “Ho sbagliato ma dovevo crescere. Tutti commettono sbagli nella vita, l’unica differenza è che io vivo sotto i riflettori”. Oggi, Justin Bieber è senza dubbio più maturo e consapevole degli esordi e il merito è anche del suo manager ed amico Scooter Broun.