Il Volo, le dichiarazioni sui Led Zeppelin e le reazioni della rete: oggi, lunedì 28 dicembre, su Twitter sono centinaia i messaggi ironici sul recente intervento in radio di Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto.
Il trio di “tenorini” di Ti Lascio Una Canzone ha raggiunto il successo mondiale e ai microfoni di Radio Club 91 riflette sulla tipologia di fan che ha e su quella che, al contrario, non raggiungerà mai.
“Chi è abituato ai Led Zeppelin non può ascoltarci. Siamo unici ma non facciamo lirica: nessuno canta come noi a 20 anni. Il nostro è un pop lirico, un vintage musicale. E chiamatemi cantante, non tenore”, lamenta Gianluca Ginoble sottolineando l’unicità del talento del trio di cui fa parte. Il Volo è l’unico trio a propore l’innovativo genere del pop lirico, in netto contrasto al rock della band britannica dei Led Zeppelin. Nessuna accusa, da parte di Ignazio, Gianluca e Piero, ma la consapevolezza di avere limiti invalicabili che riguardano proprio il genere musicale che propongono.
“Certo, chi è cresciuto ascoltando i Led Zeppelin, non può ascoltare il nostro genere musicale. Ma possiamo esserci nell’iPod. Il nostro è un pop lirico, è un vintage musicale: torna sempre anche se cantiamo canzone degli altri. Mettiamo d’accordo le generazioni”, continuano argomentando le affermazioni sul rock, che non vogliono in alcun modo denigrare né giudicare, ma c’è un’ampia fetta di ascoltatori che non è interessato al pop né al loro pop lirico per incompatibilità nei gusti musicali.
Gianluca prosegue raccontando l’amicizia con Piero e Ignazio e definisce Il Volo un “trio d’amici prima che di colleghi. Il lavoro è importante ma bisogna essere amici per andare d’accordo sul palco”.
Consapevoli della loro particolarità, Ginoble continua: “Cerchiamo di essere unici: non ci sono ragazzi di 20 anni che cantano questo genere musicale. La nostra non è lirica, non abbiamo competitor”, evidnziando la diversità della loro proposta ma nei confronti di chi non li ascolta non c’è alcuna accusa, semplicemente la constatazione della realtà dei fatti.
Noi che li seguiamo ci irritiamo quando vengono giudicati con tanta superficialità. Era chiaro quello che intendevano, anche perché lo ripetono spesso nelle loro interviste. Hanno detto che di solito chi ascolta artisti come i Led Zeppelin rifiuta a priori il loro genere, invece loro vorrebbero arrivare a far capire che una cosa non esclude l’altra e che possono esserci anche loro negli Ipod dei giovani. Era una riflessione sulla tipologia di fan che hanno e su quella che, al contrario, non raggiungeranno mai. Ci vuole molta cattiva fede (e molto odio) per travisare un concetto così semplice. In Italia cercano sempre di farli passare per quelli che non sono mentre all’estero in tutti gli articoli e i commenti si complimentano per la loro umiltà, per la loro simpatia e per la loro disponibilità. Negli Stati Uniti., America latina, Europa e Asia sono adorati e considerati superstar, ci sono fan che partono persino dal Giappone e dalla Malesia per assistere ai loro concerti in Italia e da noi pensano ancora che sono solo i vincitori del Festival di Sanremo. Questo fa rabbia.
Viva la libertà! ognuno ascolti quello che più gli piace Led Zeppelin o il Volo o entrambi; questa polemica non ha senso, perché dobbiamo sempre schierarci da una parte o dall’altra?
I Led Zeppelin sono mostri sacri e intoccabili. Hanno fatto storia. E Robert Planet ha tutt’ora una voce unica e inconfondibile che ha me da i brividi. Meraviglioso!!!!
Mi spiace ma un po’ di umiltà non guasterebbe…ho capito il senso del discorso. Fare un genere unico non significa automaticamente successo totale. Diciamo che la parte lirica da loro una grandissima mano in Italia quindi che non la rinneghino dicendo che non fanno lirica. Poi saranno bravi per carità….ma a me non danno nessuna emozione.
Finalmente la giusta lettura alle affermazioni di Gianluca !!
Il popolo del web che ha capito diversamente è solo una massa di caproni ignoranti !