Arriva la Parenthood italiana, su Rai1 la sfida di Tutto può succedere: video anteprima e sigla

Rai Fiction e Cattleya alle prese con l'adattamento italiano della serie tv di Jason Katims: ecco cosa vedremo in Tutto può succedere, in onda dal 27 dicembre

Anticipazioni Tutto può succedere: anteprima e sigla

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Rai1 ci riprova con una fiction corale dall’ambientazione familiare e stavolta Tutto può succedere potrebbe essere davvero un passo in avanti verso produzioni più moderne e meno legate agli stereotipi che hanno caratterizzato le serie della tv pubblica in questi anni.

Se sarà la Parenthood italiana lo scopriremo da domenica 27 dicembre su Rai1, con la prima puntata in onda in prima serata: la fiction è un adattamento della serie statunitense in onda dal 2010 al 2015 sulla Nbc, prodotta da Jason Katims, a sua volta ispirata all’omonimo film del 1989 di Ron Howard (Parenti, amici e tanti guai).

La serie con Lauren Graham (la Lorelai di Una mamma per amica) e Peter Krause (prossimamente in The Catch, nuova produzione di Shonda Rhimes), fratelli nella serie e compagni nella vita, ha chiuso i battenti quest’anno negli Stati Uniti dopo 6 stagioni. Chi l’ha seguita non stenterà a identificare i Braverman nei Ferraro, a riconoscere le caratteristiche di ogni personaggio (anche quelle fisiche, come nel caso di mamma Emma, o gli stessi nomi) nel suo omologo italiano e a rintracciarvi una trama che è sostanzialmente la stessa.

Siamo di fronte ad un adattamento che sin dalle prime scene ci sembra perfettamente riuscito e che fa ben sperare: la fiction di Rai1, di conseguenza, tratterà temi delicati e spinosi come la sindrome di Asperger, l’uso di droghe (la scena dei fratelli Ferraro che fuma erba ha già fatto notizia prima di essere trasmessa, peraltro anche questa ripresa tal quale dalla serie originale), le dinamiche complesse di una famiglia moderna alle prese con divorzi, difficoltà lavorative, drammi dell’adolescenza, segreti, errori a cui rimediare. Un quadro familiare decisamente imperfetto e per questo molto più interessante di quelli ovattati a cui siamo stati abituati negli anni: questa la vera sfida, raccontare con lo stile della commedia agrodolce spaccati di realtà.

Per non parlare del fatto che la colonna sonora vale da sola la scelta di intraprendere questo viaggio: Tutto può succedere è il brano che fa da sigla all’omonima fiction, scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro insieme a Paolo Buonvino, musicista e compositore di tante colonne sonore per il cinema (insieme avevano lavorato alla splendida Senza Fiato, per il film Cemento armato di Marco Martani). Il brano è stato presentato da Giuliano Sangiorgi ricordando Forever Young, sigla di Parenthood.

È un piacere che abbiamo voluto concederci per la seconda volta quello di collaborare con Paolo Buonvino straordinario amico e compositore e sicuramente è stato un grandissimo onore quello di aver scritto la sigla di una serie tv che nella versione originale ha l’immenso Bob Dylan.

https://youtu.be/eoQ1kvCD2Y8

Se la sigla è firmata Negramaro, l’accompagnamento musicale della prima scena è affidato a Ma che discorsi di Daniele Silvestri: ecco in anteprima i 5 minuti con cui si apre la serie.

Nel cast di Tutto può succedere, diretta da Lucio Pellegrini e Alessandro Angelini e prodotta da Cattleya con Rai Fiction,
volti già molto noti al pubblico del piccolo schermo come Pietro Sermonti, Maya Sansa, Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Camilla Filippi, Fabio Ghidoni e Licia Maglietta e Giorgio Colangeli nel ruolo dei genitori Emma ed Ettore.

Dopo il debutto di domenica 27 dicembre, la seconda puntata è prevista sempre su Rai1 martedì 29 dicembre.