Con un Giuliano Sangiorgi a sussurrarci inquieto e speranzoso che “La Rivoluzione Sta Arrivando” si apre la nuova avventura dei Negramaro: è proprio la title-track ad aprire il nuovo album della band salentina, un brano che racconta un vento di cambiamento e la volontà di accoglierlo, ma soprattutto è un invito a prendere posizione (“Tu da che parte stai? Tu quale ombra sei?“) e a salvare quello che di buono il progresso porta con sé.
Il senso della Rivoluzione cui è stato dedicato il titolo del disco è un appello a superare la paura insita nel cambiamento. Anzi, a ricercare quel cambiamento nel proprio piccolo e non rifuggirlo: “La rivoluzione è rimettere l’uomo e la vita al centro di tutto” ha spiegato Giuliano Sangiorgi.
La stessa idea grafica che accompagna il disco, con la jolly roger scelta come cover e il ritratto dei sei componenti come pirati nel booklet, è una sfida a non temere la morte: “Sentiamo la necessità di rimettere l’uomo al centro delle cose, una specie di nuovo umanesimo” ha spiegato Giuliano in conferenza stampa.
Arrivato dopo un lungo battage promozionale, sui social network più che sui media mainstream, l’album non ha affatto deluso le aspettative: già i due singoli apripista Sei tu la mia città e Attenta avevano provato il livello di qualità di questa nuova produzione, nata in gran parte negli Stati Uniti, tra Nashville e New York, ma anche in Europa tra Madrid e Londra.
Presentandolo nella sezione navale del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano (in quello che è stato rinominato “bottergibile“), la band ha parlato di un ritorno alle origini poiché ha prodotto e arrangiato in maniera autonoma il disco, avvalendosi della collaborazione al missaggio di Jacquire King, fonico dei Kings of Leon.
Il risultato è che la vocazione internazionale dell’album si sente. E adesso possiamo dirlo: cinque anni dopo il multiplatino Casa 69, finora il loro lavoro migliore e indubbiamente il più rock, è arrivato il disco della maturità. Giuliano, Ermanno, Lele, i due Andrea e Danilo sono più che pronti per guardare oltre l’Italia.
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