“Il governo non può scegliere l’amministratore delegato della Rai con pieni poteri”: è chiarissimo il presidente della Commissione di vigilanza della Rai, Roberto Fico, ospite del Giffoni Experience. Con lui non si poteva non parlare della riforma della Rai, vista la discussione in Senato del disegno di legge sul sistema radiotelevisivo in calendario per il 31 luglio. Si prevede uno scontro duro in aula – come anticipato da un post di Fico sul blog di Beppe Grillo –, con i 5 Stelle a dare battaglia su alcuni punti della riforma assolutamente da emendare.
“Questa è una legislazione – continua Fico – che ci porterebbe verso i peggiori esempi europei, la Moldavia o l’Ungheria. Noi invece dobbiamo essere un paese all’avanguardia, per creare meccanismi che assicurino un consiglio d’amministrazione competente, onorabile e indipendente. Questi tre criteri non vengono trattati nel ddl governativo, e per una tv pubblica sono indispensabili”.
Il governo ha dato adito a qualche equivoco nei giorni scorsi: alcune dichiarazioni del ministro Maria Elena Boschi hanno fatto pensare che sarebbe stato proposto un maxi-emendamento alla riforma e che si sarebbe ricorsi alla fiducia. Poi è arrivata la precisazione del sottosegretario Giacomelli, che ha detto che le parole della Boschi erano state riportate in maniera inesatta. Quindi né maxi-emendamento né fiducia.
“Il primo dato – commenta Fico – è che si muovono a tentoni, non sanno cosa fare. C’è il rischio che alla fine si vada a votare il cda con la vecchia legge Gasparri. Proprio quello che Renzi assicurava non sarebbe mai accaduto. Questo governo fa tutto e il contrario di tutto, non è più possibile lavorare in questo modo. L’Italia invece ha bisogno di progettazione e di una nuova cultura per il sistema paese. Il Movimento 5 Stelle insieme ai cittadini vuole programmare questa nuova idea d’Italia”.
Entusiasti i toni sul Giffoni Experience: “È un’energia straordinaria che senti appena arrivi, con tutti questi ragazzi che partecipano e si sentono responsabilizzati lavorando a un progetto importante. Se si riesce a dare la responsabilità ai ragazzi, allora vuol dire che sta cambiando il mondo, la prospettiva e la cultura, soprattutto in un paese che fa davvero fatica a progettare la vita sui giovani. Su questo Giffoni dà un grandissimo esempio”.