Le curve di Beyoncé in Ghost ispirano la costruzione di un grattacielo in Australia (foto)

Ecco le prime foto del grattacielo che sarà costruito a Melbourne: un edificio ispirato dalle movenze di Beyoncé nel video di Ghost


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Se non bastassero i corsi universitari dedicati alla sua carriera, Beyoncé adesso ispira anche le opere architettoniche.

Che Beyoncé sia una delle donne più influenti al mondo è cosa nota, ma che perfino i grattacieli le assomiglino è un’assoluta novità.

Ebbene sì, le sue curve e i suoi movimenti creati nel video musicale di Ghost, brano presente nell’ultimo album Beyoncé, sono state d’ispirazione per uno studio di architettura australiano nell’ideazione del suo ultimo progetto.

La società Elenberg Fraser ha annunciato la costruzione di Premier Tower, un edificio curvilineo di 226 metri da ben 68 piani, con 660 appartamenti e un albergo di 160 camere. Questo studio di architetti di fama mondiale è rimasto talmente colpito dai movimenti sinuosi e dagli effetti estetici presenti nel video di Ghost che ha scelto di oltrepassare i confini sfidando persino la gravità, pur di realizzare un edificio che riproponga l’effetto di quelle contorsioni.

La forma sinuosa della costruzione è ispirata da una scena di Ghost, nella quale Beyoncé si contorce avvolta in una sacca di colore grigio e di materiale elastico che ne sottolinea le curve.

Beyoncé è dunque la musa ispiratrice di questo mastodontico grattacielo – un innovativo progetto da 350.000.000 di dollari – che sarà costruito su su Spencer Street a Melbourne, in Australia: “Il formato è un omaggio al video musicale di ‘Ghost’ di Beyoncé“, recita la descrizione ufficiale del progetto nel sito ufficiale della società. “Crediamo che le linee e le curve di questo nuovo progetto siano semplici e belle“, continua il testo.

La forma incredibile del grattacielo non è solo un omaggio degli sviluppatori a Beyoncé, ma ha anche una spiegazione complessa da un punto di vista ingegneristico, perché “è in realtà il modo più efficace per ridistribuire la massa dell’edificio, dando i migliori risultati in termini di dispersione strutturale” oltre che di “oscillazioni della frequenza e requisiti legati al vento“.

Ecco le prime foto del progetto: riuscite a vederci le curve di Queen B.?