Vodafone, TIM e Wind ci danno giù pesante anche questa volta, apportando un vero e proprio cambio di tariffa in modo indisturbato, naturalmente a discapito dei clienti. Parliamo dell’aumento pari all’8 % che verrà applicato a partire da agosto, e scaturito dal fatto che le offerte ricaricabili non verranno più conteggiate con cadenza mensile, ma ad ogni quattro settimane.
Che differenza fa tra i 30 precedenti ed i 28 attuali? Pur trattandosi di un paio di giorni, il tutto si traduce, come sopra vi dicevamo, in un aumento dell’8 %, in pratica l’equivalente ad una mensilità di ricarica in più, proprio come spiega ai microfoni di Repubblica Marco Pierani, responsabile rapporti istituzionali di Altroconsumo.
Dalla loro, gli operatori si giustificano dicendo d’aver ricorso alla rimodulazione per cercare di garantire una migliore trasparenza ai clienti nella gestione dei rinnovi (H3G, per concludere il discorso, utilizza un metodo anche peggiore, basato su soglie settimanali).
Quello che di più fa arrabbiare, come precisato dal sopra menzionato Marco Pierani, sta nel fatto che certe operazioni vengono validate spesso e volentieri a cavallo dei mesi estivi, quando i clienti abbassano automaticamente la propria soglia di attenzione perché presi dalla vacanze.
Anche stavolta, e con scarso preavviso, i gestori telefonici riescono a fare come credono: a poco servono i richiami e le multe se poi, in fine dei conti, a rimetterci siamo sempre noi clienti. Cos’avranno da dire Vodafone, TIM e Wind in loro discolpa? Molto poco senz’altro.