Manca un giorno alla fine della seconda edizione di Optima Erasmus, e anche Optimagazine sta per terminare le sue interviste a tutti i partecipanti. Oggi è il turno di David López, studente Optima Erasmus a Napoli.
In una tua precedente intervista ti dichiaravi entusiasta di Napoli, è ancora così? So che hai visitato anche altri posti in Italia, ce ne parli?
Napoli per me è diventata quasi come la mia seconda casa, nonostante la distanza con i miei cari questa città e la sua gente mi hanno accolto a braccia aperte e mi hanno fatto divertire. Vivere qui è qualcosa di diverso, e anche se sono gli ultimi giorni di Erasmus, sicuramente per il futuro ho intenzione di tornare in questa città.
Ho solo parole positive per descrivere quello che l’Italia mi ha dato, sono rimasto affascinato dall’arte di Firenze, dalla storia di Roma e dallo stile di vita di Napoli. Sono le tre grandi città italiane che ho visitato, ma io sono sempre in viaggio da qualche parte, oggi per esempio sono a Sorrento.
Ma la mia città preferita resta Napoli, si potrebbe dire che è mi è entrata nel cuore, davvero un incanto di città.
Hai avuto all’inizio alcune difficoltà con l’italiano, come va ora?
Sì, l’italiano è stata la mia più grande sfida in questa avventura. Quando sono arrivato non sapevo nulla, ora sto leggendo i miei primi libri, e in Spagna penso di ottenere qualche attestato linguistico. Fin dall’inizio ho conosciuto amici italiani, nonostante non parlassi bene la loro lingua, ma la comunicazione non è solo parlare bene, non è un ostacolo, si tratta di un limite che può essere superato.
Ho anche dato in italiano cinque esami abbastanza complicati di diritto. Erano esami orali, e penso che siano il modo migliore per testare le capacità di comunicazione, mi sento molto migliorato ed è stata un’esperienza molto positiva accademicamente. Ora son sicuro che in meno di un anno riuscirò a laurearmi.
Ora mi sento pronto per affrontare il mio futuro lavorativo, dopo aver superato tutte le difficoltà a vivere lontano dalla mia famiglia mi sento “maturato”, e motivato per affrontare nuove sfide.
Hai avuto un buon seguito sulla piattaforma di Optima Erasmus, ma non sei mai stato ai primi posti in graduatoria, come ti spieghi la tua minore “popolarità” rispetto ad altri concorrenti?
Prima di tutto voglio congratularmi con Francesco e Mario, sono stati davvero bravi, e si meritano il seguito che hanno ottenuto, loro e i loro post mi hanno divertito moltissimo. Sono molto felice di aver incontrato tutto il team di Optima Erasmus. Anche se non vincerò mi basta quello che ho imparato. Grazie a questo progetto ho imparato a lavorare in gruppo, a svolgere i più svariati progetti in tempi stretti e ho ampliato anche la mia conoscenza del web.
Mi sarebbe piaciuto vincere Optima Erasmus, ma i miei fans erano un po’ stanchi, perché già il contest per entrare in questo progetto è stato molto impegnativo e li ha coinvolti molto, con più di 1.880 voti per entrare in 72 ore, un bel risultato se si pensa che Ávila, la mia città, ha solo 60000 abitanti. Quasi un abitante su 30 della mia città ha votato per me! Sono ancora molto grato a tutti coloro che mi hanno sostenuto, ho notato che quando ci si prefigge di raggiungere obiettivi positivi ci sono sempre persone che vogliono aiutare.
Inoltre c’era la barriera di dover iniziare il progetto in un’altra lingua, che ha creato alcune difficoltà per noi spagnoli, visto che, come si può vedere, non siamo tra le prime posizioni. Ma sicuramente la cosa più importante è essere migliorato e aver appreso tanto, ho imparato in questi cinque mesi molte più cose che in qualsiasi altro periodo della mia vita.
Cosa hai imparato dalla tua avventura Erasmus? Ti senti in qualche modo “migliorato” dopo quest’esperienza?
Sì, mi sento molto migliorato. Napoli è una città che ti addestra molto in fretta; a questo si aggiunge l’Erasmus, un’esperienza di vita in una fase in cui noi giovani stiamo maturando e ci integriamo in un ambiente diverso. E infine il lavoro realizzato per Optima in un contesto dinamico, divertente e innovativo, ha aperto la mia mente e i miei orizzonti per il futuro. Ad esempio, in questo momento sto facendo questa intervista sul treno, mentre ascolto la musica della fisarmonica e mi accingo a prendere il sole sulla spiaggia di Sorrento. Si tratta di un modo di lavorare evoluto e produttivo, che senza dubbio vorrei utilizzare nel mio futuro. Prendo commiato ringraziando tutto lo staff di Optima. Mi ricorderò sempre di cosa questa esperienza ha rappresentato per me, avrete per sempre un nuovo amico abulense-napoletano, GRAZIE.