Come già saprete, il prossimo Google I/O è dietro l’angolo, molta è l’attesa per questo evento, soprattutto perché in molti, incluso il sottoscritto, non vedono l’ora di scoprire se i vari rumor su Android M troveranno concretizzazione.
Questa volta, meno che in passato, non sono trapelate molte informazioni sugli argomenti che Google coprirà durante questo KeyNote, eccezion fatta per la nuova Google Foto, ma su questa è già trapelato tutto il possibile.
Per quanto riguarda Android M, i rumors sono davvero tanti, ma nulla di realmente concreto all’orizzonte.
Insomma, le specifiche di quello che Android M porterà sul tavolo sono ancora ora un mistero, ma alcune notizie recenti, se confermate, potrebbero risultare in un aggiornamento più che eccitate.
A quanto pare sembra che Google sia intenzionata a focalizzare la propria attenzione sul consumo di batteria e l’uso della ram con l’edizione M di Android, inoltre pare che le probabilità di vedere un’anteprima in tempi non troppo lunghi non sia affatto da scartare, con il rilascio a breve di una versione per sviluppatori.
Così come avvenne l’anno scorso con Lollipop, la cosa potrebbe avvenire quest’anno con Android M.
A quanto sembra, la versione finale di Android M sarà rilasciata per Agosto, quindi sarebbe roba di pochissimi mesi prima del rilascio di un’anteprima per sviluppatori.
Per quanto concerne il focus su batteria e ram, ricordiamo quanti problemi ci sono stati con il passaggio a Lollipop, con le case madri che hanno dovuto investire personalmente nello sviluppo dello stesso in modo da risolvere i bug presenti nativamente.
Bisogna dire che un focus particolare su ram e batteria fu già dato con KitKat, con eccellenti risultati in fondo, quindi si può sperare in un buon lavoro con Google che ormai indovina una release si, ed una no.
E’ presumibile pensare che questa nuova attenzione sarà rivolta anche verso il proprio servizio Google Play Services, spesso colpevole di un largo utilizzo in termini di risorse macchina.
Per scoprire se tutto ciò dovesse rivelarsi vero non dovremo attendere più di tanto, come già detto il Google I/O è dietro le porte e finalmente scopriremo quanto è profonda la tana del bianconiglio.