Nelle scorse settimane abbiamo già parlato di Tinder, nuovo fenomeno sociale più che semplice applicazione per device dotati del sistema operativo Android e iOS. Non si tratta pertanto di un semplice servizio di messaggistica istantanea, ma di un qualcosa meritevole addirittura di un approfondimento durante la trasmissione XLove su Italia 1.
Inevitabili i primi raffronti con Whatsapp e quanto vi riporto oggi sarà utile anche per creare un parallelismo dal punto di vista puramente economico: se gli utenti Android sono costretti a pagare 0,89 centesimi all’anno per usufruire di Whatsapp, anche un programmino gratuito come Tinder prevede ora una serie di servizi che saranno raggiungibili solo portando a termine un pagamento.
Stiamo parlando di Tinder Plus e, con un test ufficialmente avviato nel Regno Unito, prevede che arrivati ad un certo numero di apprezzamenti (quelli che su Facebook siamo soliti definire come “mi piace”), venga posto un freno all’attività degli utenti, costretti dal canto loro ad attendere un giorno esatto prima che il filtro venga nuovamente rimosso.
Arrivati a questo punto, però, gli iscritti potranno decidere di rimuovere il filtro in questione accollandosi una spesa di 9,99 euro al mese. Oltre alla rimozione dei suddetti limiti, il canone consente di disporre anche di due tasti supplementari: il primo è collocato a sinistra e fa sì che si possa fare un passo indietro dopo aver preso una specifica decisione all’interno dell’applicazione.
L’altro tasto è posto a destra ed è stato pensato per cambiare velocemente la nostra area geografica di riferimento: un’idea utile per chi si appresta a fare un viaggio con intenzioni “bellicose”. Queste novità agevoleranno o ostacoleranno Tinder nella sua eterna rincorsa ad un gigante affermato come Whatsapp? Il tempo ci dirà quale app merita di più.