Line si stacca da Whatsapp: mossa a sorpresa in stile Facebook

Line consentirà ai brand di investire in pubblicità e di interfacciarsi in modo diretto con il proprio pubblico. Ecco tutti i dettagli

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Questa mattina mi sono imbattuto in una notizia che a mio parere può risultare più importante di quanto si pensi, in riferimento alla messaggistica istantanea ottimizzata per modelli dotati del sistema operativo Android e iOS. A differenza di quanto si possa pensare, il riferimento in questo caso non è a Whatsapp, ma a Line, che a mio parere può aver aperto una frontiere totalmente nuova in questo particolare contesto.

Non molto originale il nome di questa applicazione parallela a quella classica: Line@ si propone come un servizio che segna l’allontanamento da colossi di questo mercato come Whatsapp ed il contemporaneo avvicinamento a social network come Facebook. Il motivo? Attraverso Line@ le azienda potranno interfacciarsi ad un pubblico in target, in base a determinate variabili frutto delle informazioni fornite dagli utenti al momento dell’iscrizione e dalle specifiche esigenze dei brand che decideranno di partecipare ad un programma di messaggistica istantanea.

La logica di Facebook è dunque ripresa in termini di seguaci verso uno specifico brand, mentre quest’ultimo, pagando Line, potrà interfacciarsi in modo diretto con un numero elevato di “follower”, nel tentativo di ottimizzare il più possibile i propri sforzi pubblicitari.

Gli investitori all’interno di Line avranno accesso anche ad una serie di statistiche degli utenti, senza dimenticare la versione desktop dell’applicazione, che offre una serie di servizi più avanzati rispetto a quelli dell’applicazione Android o iOS. Ad esempio, in questo caso i brand potranno creare specifici contenuti, senza dimenticare coupon, contest e sondaggi in grado di arricchire non poco l’esperienza di utilizzo dell’app da parte degli utenti.

Per tutti i dettagli in ogni caso, vi rimando in ogni caso al sito ufficiale dell’applicazione, con le informazioni sui prezzi e sulle tipologie di investimento. Che ve ne pare?