TIM, 3 Italia, Wind, Vodafone sono i quattro operatori mobili principali operanti nel paese: non stupisce dunque che un provvedimento epocale come quello varato dall’Antitrust in queste ore colpisca indistintamente tutti per la loro condotta commerciale nei confronti del parco clienti.
Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non è stato raggiunto da una notifica di pagamento per qualche servizio non richiesto come quelli legati a giochi o alla visualizzazione di video durante la navigazione sul web. Dopo le numerose segnalazioni allarmanti delle associazioni dei consumatori, si è passati ai fatti con una condanna esemplare perle aziende.
In soldoni: più colpite di tutte, 3 Italia e TIM che dovranno pagare ben 1.750.000 euro di sanzione ma anche Vodafone e Wind non scherzano con i loro 800.000 euro cadauno di multa. A fornire i servizi incriminati sono in larga misura aziende terze ma gli stessi operatori hanno mostrato di trarre profitto dalla pratica e di non aver messo a disposizione dei proprii clienti dei sistemi di blocco selettivo con i quali tutelarsi.
Oltre alla questione multa, quali potrebbero essere i vantaggi di cui beneficeranno i clienti TIM, 3 Italia, Wind, Vodafone? Intanto, i vettori dovranno, entro 60 giorni da questa sentenza, chiarire la loro posizione e lo credo bene, bloccare simili pratiche. Un benefit subito tangibile dovrebbe essere quello di non essere più vittime di simili raggiri ma che dire delle “truffe” del passato? Esisteranno mai delle forme di rimborso per il credito telefonico mangiato da questi contenuti premium?
Purtroppo l’Antitrust non si pronuncia sotto questo aspetto. Il suo intervento, solo sanzonatorio, non prevede forme di rimborso da imporre a nessuno degli operatori coinvolti. Peccato perché solo con questo ulteriore ma fondamentale accorgimento, sarebbe stata fatta giustizia per la pratica scorretta. Raccontate la vostra esperienza, siete mai stati raggiunti da sevizi a pagamento di questo tipo?