Giunge in queste ore una notizia che per una volta oserei definire “poco attesa” per coloro che hanno deciso di acquistare un dispositivo caratterizzato dalla presenza del sistema operativo iOS, visto che da oggi il prezzo minimo per l’acquisto di un’applicazione a pagamento sale ufficialmente a quota 0,99 euro, come del resto vi avevamo anticipato durante le ultime settimane.
Il motivo risiede in una nuova definizione dell’apparato fiscale sul tema del download delle applicazioni a pagamento, visto che ora non si potrà avere come punto di riferimento per tutti il Lussemburgo, dove l’IVA è pari addirittura al solo 3%. Insomma, da questo momenti i pagamenti da parte degli utenti saranno direzionati ai singoli Paesi in cui avverranno le transazioni, con tutte le conseguenze del caso per gli utenti italiani.
Se in buona parte dei Paesi siamo sul 20% di pagamento per l’IVA, qui da noi la situazione è addirittura peggiore essendo arrivati al 22%, senza contare quello che potrebbe attenderci in un futuro non così lontano. Riepilogando, il nuovo corso darà vita a “minimi” completamente rivisti: 1,19 dollari in Canada, 0,99 euro nell’Unione europea e 0,79 sterline nel Regno Unito.
In un contesto di questo tipo, in cui la media dei prezzi di tutte le applicazioni rischia seriamente di essere ritoccata verso l’alto, è lecito che in tanti finiscano col chiedere quale sarà il futuro di Android e del Play Store. Non ho ancora date ufficiali da comunicarvi, ma è chiaro che l’appuntamento sia molto vicino anche in questo caso.
Sono a dir poco curioso di conoscere i profitti di Apple e Google alla luce di questa piccola svolta fiscale, considerando soprattutto la scarsa propensione degli utenti Android ad effettuare il download di applicazioni che risultano essere a pagamento. Che ne pensate di questa storia?