Si chiama Hiris (Human Interactive Reliable Integrated System) ed un è un prodotto d’avanguardia tutto italiano che sta riscuotendo già un notevole successo negli ambienti di settore.
Sviluppato dalla Circle Garage, una startup genovese operativa all’interno dell’I3P del Politecnico di Torino, Hiris è uno smartwatch esagonale che potrebbe rivoluzionare il mercato dei weareable.
L’idea è dell’ingegnere Marco Gaudina dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ed è stata presentata al Ces (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, la più grande kermesse di elettronica di consumo al mondo che si svolgerà fino al 9 gennaio 2015.
La rassegna è stata dominata dai dispositivi wearable ed Hiris è stato tra i protagonisti che hanno più colpito esperti e visitatori. Ma quali sono i motivi? Principalmente perché si tratta di un device che può essere utilizzato nel quotidiano, in attività sportive o di intrattenimento, ma può trovare applicazioni anche nel campo della fisioterapia riabilitativa.
La tecnologia applicata ad Hiris è stata sviluppata in collaborazione con Apio e Spotsoftware, essa consente, tra le tante funzionalità, di riportare le calorie bruciate, contare i passi e misurare la temperatura. Un utilizzo pratico ed esemplificativo è già stato fatto da un Dj agli MTV Digital Days: l’artista ha mixato la musica senza mai toccare la consolle, ma soltanto muovendo le mani in aria.
La vera potenzialità del prodotto, però, è un’altra: è capace di interagire in ambiente domestico comunicando con altri dispositivi smart presenti in casa.
L’orologio, infatti, può accendere la televisione o la radio, regolare la temperatura del termostato, accendere e spegnere le luci con un movimento del polso, dialogare con il frigorifero, controllare serrature o l’intensità di un ventilatore. Tutte funzioni che gli sono valse la vittoria alla prima Smart Home Hackathon, una competizione con tema “casa connessa” in cui partecipano giovani innovatori ed ospitata dall’incubatore I3P.
La produzione di massa non è stata ancora avviata e, per renderla possibile, gli ingegneri della startup avvieranno una campagna di crowdfunding sul portale Indiegogo che partirà il prossimo 20 gennaio.