Emis Killa tra Miss Italia e Mario Balotelli: il rapper di Maracanã fa mea culpa

Il rapper di Maracanã tra i giurati della nuova edizione del concorso: in fatto di bellezza Emis Killa fa mea culpa e ne ha anche per l'amico SuperMario

Emis Killa a Miss Italia 2014: dichiarazioni e interviste

INTERAZIONI: 7

Inevitabilmente qualcuno ha storto il naso nel leggere che Emis Killa, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli, sarebbe stato nella giuria della nuova edizione di Miss Italia, in onda con la finale domenica 14 settembre su La7 con Simona Ventura nelle vesti di padrona di casa. Ma tutto sommato il web non ha reagito con grossi attacchi all’indirizzo del rapper, che si prepara a calarsi nelle vesti di giurato per eleggere la nuova reginetta di bellezza italiana.

Cercherò di essere me stesso” ha assicurato Emis Killa in un’intervista all’Ansa, spiegando che ha accettato di partecipare “perché mi piace mettere il muso in tv e in mondi diversi da quello della musica“. Il rapper di Vimercate ha raccontato qual è il suo identikit ideale in fatto di bellezza femminile: bando alla magrezza eccessiva, il rapper che ha conquistato il disco di platino col tormentone Maracanã è un amante delle curve sinuose, perché una ragazza “mi piace di più se ha qualche chilo in più” e soprattutto “deve essere naturale, non rifatta“.

Il suo ideale è proprio quella fisicità sana dalle forme morbide che in questa 75esima edizione del concorso vuole essere valorizzata anche dall’attenzione alle ragazze curvy, fortemente voluta dalla patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani.

Dalla bellezza modello Marilyn Monroe degli anni ’50 si è passati ad un cliché asciutto, a misure ‘da modella’. Spesso le mie coetanee si vedono in sovrappeso anche quando non lo sono affatto.

Pentito di aver puntato troppo sull’immagine, Emis Killa ha ribadito di non voler essere considerato un belloccio da copertina. Per questo di recente, dopo essersi rasato a zero, ha inveito contro le fan, ma ammette di aver sbagliato nell’eccessiva attenzione all’aspetto fisico e fa pubblicamente il suo mea culpa.

Non mi interessa avere 200.000 ragazzine che guardano solo le mie foto su Instagram. Preferirei essere un po’ meno bello, ma essere considerato di più come musicista. Non avrei venduto tanti dischi se fossi stato bruttino e in sovrappeso ma ho giocato troppo con la mia immagine, ho esagerato a farmi bello nei video e a farmi ritoccare con Photoshop sulle copertine. Forse ho calcato troppo la mano e ora me ne pento. Come i calciatori, anche gli artisti si devono valorizzare ma senza esagerare, poi bisogna dimostrare altro.

A proposito di calciatori, di recente Emis Killa è tornato a parlare del suo amico Mario Balotelli, al quale ha dedicato la canzone MB45 conenuta nell’album Mercurio e che ha ospitato sul palco del suo concerto all’Alcatraz di Milano per l’anteprima del suo tour lo scorso aprile. Protagonista in negativo dei Mondiali 2014, come il resto degli Azzurri, l’attaccante è stato appena ceduto dal Milan al Liverpool e non figura tra i convocati della nuova Nazionale targata Antonio Conte. Una battuta d’arresto che secondo l’amico rapper gli servirà per ripartire dai suoi errori.

Aldilà del gioco, ha avuto alcune reazioni che non sono state il massimo. È un mio amico e tra amici bisogna dirsi la verità. La mancata convocazione a Coverciano gli servirà da lezione. È il suo momento. Ora faccia vedere quanto vale.