Dopo il malessere sul palco, Lady Gaga ricoverata per ipossiemia

Periodo sfortunato per Lady Gaga: dopo aver rimesso sul palco, ha accusato un altro malessere.

Lady Gaga in ospedale 2014

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Lady Gaga è stata ricoverata in ospedale nelle scorse ore. Nulla di grave da compromettere i prossimi eventi in giro per il Mondo ma pur sempre una corsa al pronto soccorso che l’artista e i suoi piccoli Mostri ricorderanno per sempre.

Dopo il malesere sul palco, accusato durante il concerto che ha tenuto qualche giorno fa a Salt Lake City, Lady Gaga è stata trasportata in ospedale per ipossiemia.
L’artista si trovava a Denver quando ha accusato il nuovo malessere. La tappa dell’ArtRave Tour era prevista a quota 1600 metri d’altitudine e questo l’ha costretta ad un ricovero in uno degli ospedali nelle immediate vicinanze.

A sdrammatizzare l’episodio ci ha pensato lei stessa, condividendo sui social network una foto in tempo reale che la ritrae con la maschera d’ossigeno.

La causa del malessere, stando alle prime ricostruzioni, sembrerebbe essere ipossiemia, una condizione determinata dalla mancanza di ossigeno e dalla conseguente carenza all’interno dell’organismo.
Trovandosi ad alta quota, Lady Gaga deve aver accusato qualche problema respiratorio che ha inibito il circolo d’ossigeno all’interno del sangue.

Niente di grave – fortunatamente – per l’artista, che non ha sottovalutato il malessere evitando di incorrere in spiacevi conseguenze. Se sottovalutata, infatti, l’ipossiemia in alcuni dei casi più gravi potrebbe condurre il paziente alla morte.

Lady Gaga ha avvertito solo un lieve malore determinato dal ridotto ossigeno nel sangue. Se invece questo fosse stato del tutto assente, si sarebbe parlato di ipossia e la cantante avrebbe corso rischi ben più seri.

Un mal di montagna, in definitiva, è ciò che per qualche ora ha messo in pericolo la salute di una delle artiste più apprezzate nel Mondo, in pieno tour.
Con la condivisione dello scatto anche un invito importante ai suoi fan: «Il mal di montagna non è uno scherzo», scrive, con un velato invito a non sottovalutare i sintomi.