Google Now vs Siri, scontro con esito a sorpresa. Quali effetti con Android L e iOS 8?

Come stanno evolvendo i due registratori vocali di Apple e Google? Scopriamolo con un nuovissimo test

Siri

INTERAZIONI: 7

E’ un esito per certi versi sorprendente, quello che giunge in queste ore dalla sfida a distanza tra Google Now e Siri, considerando che un analista del calibro di Gene Munster, noto al grande pubblico, ha messo a confronto i registratori vocali che sono stati lanciati sul mercato rispettivamente da Google e Apple.

Nonostante Siri sia stato molto più sulla bocca degli utenti e degli esperti del settore in questi  anni, lo studio portato avanti tendenzialmente dà ragione al brand di Mountain View, con tutte le implicazioni del caso dal punto di vista dell’immagine dei due brand.

Scendendo più in profondità, Munster ha affermato di aver sottoposto i due registratori vocali a qualcosa come 800 locuzioni e domande, alternando il test in ambienti aperti e chiusi. Grossa, grossissima la crescita di Google Now, che a quanto pare ha risposto in modo corretto a qualcosa come l’86% delle domande che gli sono state sottoposte.

Resta il fatto che un anno fa entrambi i registratori avevano fatto registrare livelli più bassi, a testimonianza del fatto che c’è stata una crescita su entrambi i fronti con le recenti novità software.

Siri, dal canto suo, si è assestato attorno all’84%. Una differenza minima, all’apparenza insignificante, se non fosse per il fatto che in questo particolare ambito Apple ha potuto contare sempre su un vantaggio via via meno significativo, ma quantomeno simbolico, nei confronti del suo principale rivale nel mercato degli smartphone.

Posso solo immaginare le polemiche tra gli utenti iOS e quelli Android, anche se, al dì là della rispettabile opinione di Munster, ho sempre ritenuto Siri leggermente più ricettivo di Google Now, in attesa di capire quale possa essere il reale impatto dell’aggiornamento Android L e di iOS 8 sui due registratori.