Il tuo partner ti tradisce? Ecco come scoprirlo con Android e iOS

Abbattuta un'altra barriera nel mondo delle applicazioni. Preferite la privacy o scoprire una scomoda verità?

mCouple

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Non c’è contesto della vita privata delle persone, e talvolta delle coppie, in cui un’applicazione per smartphone non sia in grado di mettere piede, al dì là del fatto che si scelga un modello caratterizzato dalla presenza del sistema operativo Android o iOS.

Questo almeno è il primo pensiero che mi passa per la mente nel leggere la descrizione di un’applicazione che sta facendo parlare non poco di sé in Rete, vale a dire mCouple. Qual è la sua ragion d’essere? Attaverso mCouple sarà possibile monitorare tutte le attivitàsocial” (e non solo) del proprio partner, a patto che quest’ultimo sia d’accordo con una pratica che finirà per forza di cose per abbattere l’ultimo briciolo di privacy che ci è rimasto.

COME FUNZIONA – Attraverso mCouple, ad  esempio, un fidanzato o una fidanzata particolarmente gelosa avrà la possibilità di monitorare integralmente le conversazioni su Facebook della propria metà con altre persone, fino ad arrivare agli sms, ai messaggi inviati e ricevuti su Whatsapp (e applicazioni simili), con ciliegina sulla torta: condivisione della posizione tramite GPS.

Prima abbiamo precisato che l’app per funzionare necessita del consenso da parte di entrambi i proprietari dei devici (il “controllore” ed il “controllato”), ma, come giustamente fatto notare dai ragazzi di Ninja Marketing, esiste il caso in cui una persona decida di regalare un nuovo device al proprio compagno o compagna, preinstallando mCouple.

In questo particolare frangente, considerando che l’app agisce in modo invisibile e non può essere rimossa dagli utenti, il rischio è che vi siano anche utenti inconsapevoli. Insomma, se da un lato questa notizia mi ha strappato un sorriso, davvero faccio fatica a nascondere una certa preoccupazione sulla questione privacy e sulla direzione verso cui stiamo andando in queste settimane.