Gianluca Grignani è stato fermato dai Carabinieri di Riccione nella notte tra il 12 e il 13 luglio 2014. Il cantante era apparso in evidente stato confusionale dovuto all’assunzione eccessiva di alcol e droghe ed è stato segnalato alle forze dell’ordine.
Ora Grignani è in attesa di processo, che si svolgerà il 16 settembre 2014 e durante il quale dovrà rispondere dell’accusa di violenza e aggressione a pubblico ufficiale. In attesa di essere giudicato, il cantante è tornato a casa ma ha l’obbligo di firma in questura per un totale di tre volte alla settimana.
L’artista era in vacanza con la sua famiglia, sua moglie e i suoi figli, quando in seguito ad una telefonata ai Carabinieri è stato chiamato a rispondere dei suoi gesti.
Su Facebook si è scusato con i fan e ha raccontato la sua versione dei fatti. Innanzitutto ad allertare la sicurezza non è stata sua moglie, così come invece si vociferava in rete, e per seconda cosa non ha aggredito nessuno.
L’artista quindi non sarebbe colpevole di aggressione ma, probabilmente, sentendosi braccato ha reagito violentemente. Di certo però non ha spinto nessuno già dalle scale ma ha ammesso di essere caduto in qualche eccesso, dovuto ad una giornata particolarmente difficile.
Nel corso della lunga lettera, il cantante si racconta a cuore aperto, criticando aspramente i giudizi che la rete ha emanato già pochi istanti dopo l’accaduto, senza preventivamente aver verificato la veridicità della situazione.
State leggendo un sacco di cose, e le state commentando, e per quanto vi garantisco che non ci si abitua mai ai giudizi sommari e a certe cattiverie gratuite, è giusto e normale che sia così. E lo accetto. Non lo scoprite oggi e non ve lo devo raccontare che non sono una persona facile. E non lo sono né per me, né per chi mi sta intorno. Ma tant’è.